lunedì 25 aprile 2016

25 APRILE 2016: NO ALLA CONTRORIFORMA COSTITUZIONALE

Oggi palchi imbandierati, fanfare e dichiarazioni di fedeltà ai valori della Resistenza, domani
continua in tutto il Paese l'attacco ai diritti sociali : lavoro, pensioni, sanità e scuola
pubbliche, beni comuni, in ossequio a politiche liberiste decise in sede europea per compiacere gli interessi dei potentati economici che, di fatto, ci governano.
Lo scempio della Costituzione attuato dalla “riforma” Boschi-Renzi è funzionale a queste politiche:
la concentrazione del potere, grazie al combinato disposto con l'Italicum, nelle mani dell'esecutivo e di un partito da un lato porta a un progressivo svuotamento della democrazia parlamentare, dall'altro fornisce le condizioni per l'approntamento di un quadro istituzionale favorevole alle esigenze del capitalismo neoliberista. Scardinando, infatti, il delicato sistema di pesi e contrappesi previsto dai Costituenti , si riducono significativamente gli spazi di agibilità politica per le opposizioni e si lascia carta bianca al Governo.
Non è casuale che le oligarchie che governano l' Europa abbiano preso di mira le Costituzioni nazionali , viste come un intralcio alla realizzazione delle loro politiche. Il nostro governo, che a quei poteri forti deve rispondere, se vuole rimanere in sella,ha colto diligentemente il “suggerimento” e ha prodotto una “riforma” che si presta ad una deriva autoritaria , funzionale all'imposizione di provvedimenti sempre più impopolari.
La Costituzione, infatti, riconosce e tutela i diritti sociali , afferma il principio dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e invita a rimuovere gli ostacoli di natura economica che ne impediscono la piena attuazione: insomma, rappresenta un presidio fondamentale di democrazia, di dignità sociale e di difesa dalle politiche di esclusione. Ecco le ragioni autentiche che hanno portato alla sua manomissione, mascherate da lotta agli sprechi. Pretesto semplicemente ignobile, quando ad ammannirlo ai cittadini è una classe dirigente che , con la dilapidazione delle risorse pubbliche, la corruzione senza limite, il malaffare , ha saccheggiato senza ritegno il Paese.

Richiamarsi ai valori della Resistenza e dell'antifascismo significa, oggi, difendere la Costituzione che , di quella grande esperienza storica , rappresenta l'espressione più compiuta.

E' stato un grande Costituente, Piero Calamandrei , a sottolineare con forza la matrice antifascista della nostra Costituzione, ricordando che essa è nata”nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.”
Il profondo legame -ideale, politico e morale- con l'antifascismo e la lotta di Liberazione e il debito di gratitudine che avvertiamo nei confronti dei partigiani ci spingono a ribadire la nostra opposizione alla “controriforma” messa a punto dal governo Renzi ed approvata da un Parlamento votato con una legge riconosciuta incostituzionale dalla Corte costituzionale!

IL 25 APRILE E' IL GIORNO GIUSTO PER INVITARE QUANTI SI RICONOSCONO NEI VALORI DELL'ANTIFASCISMO E DELLA RESISTENZA – CITTADINI ED ASSOCIAZIONI- A COSTITUIRE AD URBINO UN COMITATO PER IL NO PER PREPARARE LA CAMPAGNA REFERENDARIA DI OTTOBRE.



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