venerdì 20 maggio 2016

                                       IL COMITATO PER IL NO AD URBINO

 La difesa della Costituzione, minacciata negli ultimi anni da più parti, è sempre stata per noi una priorità che la recente approvazione della riforma  Renzi-Boschi ha reso ineludibile. Già nel nostro incontro pubblico di febbraio con l'avvocato Marcello Fagioli ( La Costituzione tradita) abbiamo cercato di portare il tema a conoscenza dei nostri concittadini, così come, in un successivo incontro in aprile con lo storico Ruggero Giacomini, abbiamo voluto collegare la memoria della Resistenza urbinate alla difesa della Costituzione che, della lotta di Liberazione, è stata il lascito più compiuto. In entrambe le occasioni, è emersa con forza la necessità di un impegno concreto per respingere al mittente una riforma che, nell'intreccio perverso con l'Italicum, finisce per snaturare la Costituzione repubblicana.
E' , quindi, con grande soddisfazione che salutiamo la nascita ad Urbino di  un Comitato dell'entroterra per il No alla riforma costituzionale che, combinata con l'Italicum, realizza un pericoloso accentramento di poteri nelle mani dell'esecutivo a discapito del Parlamento, aprendo, così, la strada ad una deriva autoritaria. Il Comitato nasce dall'incontro di partiti ed associazioni di diversa provenienza politica ed ideale ( Sinistra per urbino,Anpi di Urbino e Anpi Valmetauro,  Movimento 5 Stelle di Urbino, Istituto Cappellini,  i collettivi studenteschi Libera Biblioteca De Carlo e Fuori Korso, Partito Comunista d'Italia), nonché di singoli cittadini, tutti accomunati dall'esigenza di difendere la Costituzione nata dalla Resistenza e , oggi più che mai, presidio indispensabile di democrazia nel nostro Paese.
 Il Comitato per il No( che si riunisce nella sede dell'Istituto Cappellini/Anpi)  sarà attivo nella campagna per il referendum sulle modifiche costituzionali previsto per ottobre, organizzando banchetti per la raccolta delle firme e incontri pubblici per informare e per aprire un dibattito serio e puntuale sul merito della riforma e sugli scenari politici che ne deriveranno. Il Comitato deve diventare un'occasione per tutti coloro che  si riconoscono in questa battaglia di esercitare il proprio diritto di partecipazione democratica e, dunque, è aperto a  chiunque - cittadini, associazioni, partiti-  si riconosca  nella matrice antifascista della Costituzione e voglia dare il proprio contributo per fermare lo scempio perpetrato dal governo Renzi.