giovedì 28 luglio 2016

SINISTRA PER URBINO FAVOREVOLE ALLA PRESENZA DI TONI NEGRI



Sinistra per Urbino ritiene la proposta di Sgarbi di far venire Toni Negri per presentare il suo ultimo libro ad Urbino, da accogliere con favore. Purchè finalizzata ad un dibattito serio sulle teorie di A.Negri e non di una provocazione, che lascia il tempo che trova, e serve solo per farsi un po’ di pubblicità sulle pagine dei giornali, o peggio per ridurre tutto ad una passerella senza toccare i temi teorici – politici che attanagliano l’era contemporanea. Essere a favore non significa affatto condividere le sue tesi, da cui prendiamo le distanze sia per quelle passate che per quelle odierne (la teoria delle multitudini , della negazione delle lotte e degli sforzi degli Stati nazionali contro l’aggressione e il ricatto economico dell’ imperialismo,  ecc.), ma cogliere l’occasione della presenza di un intellettuale di peso della cultura internazionale per sviluppare una riflessione sulle crisi che attanagliano l’Italia e il Mondo intero. Il fatto che sia stato condannato e abbia pagato il suo conto con la giustizia ,10 anni di carcere, (tra l’altro gli furono  ascritti i reati di “associazione sovversiva” e “concorso morale”,  che farebbero impallidire qualsiasi sincero liberale), non toglie nulla al prestigio e alla fama delle sue capacità intellettuali .Ma Toni Negri non è forse conteso dalle Università europee e mondiali ?
Del resto Urbino ha già visto nel passato la presenza dell’ex brigatista  Renato Curcio poi intervenuto anche a Pesaro nella sala del Consiglio Comunale concessa dall’allora sindaco Ceriscioli che ebbe modo poi sulla stampa di ribattere a quelle destre che lo attaccavano. Una critica che “appare infondata e fuorviante”- sentenziava Ceriscioli : dopo le dure condanne subite, Curcio era un cittadino libero  e “questa libertà non contempla limitazioni alle sue attività sociali e culturali”.
Il problema non sta nella figura di T.Negri, ma nel fatto che Sgarbi ha lanciato questa proposta che poi per i condizionamenti politici di chi gli sta vicino in giunta e nella maggioranza, di chi sta all’opposizione (la reazione del Pd - “una provocazione” -potremmo definirla censoria ), e per le timidezze e i limiti politico – teorici di chi le lancia, rischia di non aver alcun seguito. Sgarbi smentisca se stesso e sorprenda tutti, faccia venire Toni Negri per un pubblico dibattito sulle sue pubblicazioni!!