martedì 8 ottobre 2019

SINISTRA PER URBINO: CONTINUA IL DISAGIO PER I RESIDENTI INTORNO ALLA DISCARICA DI CA’ LUCIO, CONTINUA L’AVVELENAMENTO DEL TERRITORIO



La discarica di Cà Lucio riapre per altri quattro anni in barba alla sentenza del consiglio di Stato,
dimostrando che i propositi di chiusura spesi nelle ultime due campagne elettorali da Gambini erano solo promesse per acquisire voti. I residenti dell’area per 2 km - come per il recente passato - saranno esentati dal pagare le tariffe sui rifiuti, come miserabile indennizzo per il disagio che sopportano.
Nulla pagano gli amministratori che hanno impiantato una discarica posta in un luogo inadatto, né l’azienda MarcheMultiServizi, subentrata nella gestione per trarne lauti profitti. Tutto pagano invece i cittadini, con le bollette della Tari e con i rischi alla propria salute.
Come già succede per il Parcheggio S. Lucia, di cui i cittadini sopportano il mutuo per una scelta del Pd e di Gambini, così per Cà Lucio tutti i cittadini vengono chiamati a rimediare alle scelte sbagliate degli amministratori (e anche qui c’entra Gambini).
Sapendo benissimo come stanno le cose, invece di avviare la chiusura in tempi rapidi, si è voluto proseguire per anni avvelenando un intero territorio. Si proseguirà adesso per raggiungere il totale di 418000 mc, sversando rifiuti sia del territorio che da fuori provincia. Siccome è dubbio che, migliorando la raccolta differenziata, i rifiuti urbani del territorio siano sufficienti a coprire la quota prefissata, si ricorrerà inoltre assai probabilmente al trasferimento di ulteriori rifiuti da fuori regione al fine di coprire le spese per il post mortem della discarica (ma i soldi del post mortem non dovevano essere già stati accantonati nel corso degli anni di gestione?). Permangono iquindi dubbi che la discarica possa chiudere nei quattro anni propagandati.  Tutto proseguirà quindi come in passato.
Invece di mostrare comprensione e lodare la pazienza dei cittadini, che hanno le case in un luogo in cui questi amministratori non trascorrerebbero nemmeno un weekend, invece di adoperarsi per una chiusura rapida di questa grave ferita per il territorio, di fronte alle legittime e competenti domande e obiezioni dei residenti, intanto, i colletti bianchi di Marchemultiservizi, stipendiati lautamente con le bollette dei contribuenti, durante l’ultima assemblea di Montesoffio reagivano con sorrisetti di compatimento. Il Sindaco, poi, si drizzava in piedi, alzando la voce con i consueti toni arroganti e minacciosi, come un sovrano assoluto indispettito si rivolge ai sudditi fastidiosi e alla plebe.
Basterebbe solo questo per invitare i cittadini di Montesoffio che hanno premiato Gambini alle ultime elezioni a riflettere sul voto espresso: vale la pena correre questi rischi per essere esentati dalla Tari?
Sinistra per Urbino continuerà a denunciare le condotte scriteriate di questa amministrazione di destra contro l’ambiente e la città. La salute non può essere monetizzata!!!

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