lunedì 25 marzo 2024

SINISTRA PER URBINO. INCONTRO CON LA SINISTRA DELLA CITTA'

 Intensa riunione di lavoro ieri per Sinistra per Urbino, per fare il punto sulla lista e sulla campagna elettorale.

Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e tutte voi, per raggiungere due obiettivi importanti ma non semplici: liberare la città contribuendo alla vittoria di Federico Scaramucci e riportare la sinistra in consiglio comunale.

Noi non abbiamo partiti nazionali che possano aiutarci. Non abbiamo parlamentari o ex ministri che facciano propaganda al posto nostro risparmiandoci la fatica. Non abbiamo soldi per pagare le inserzioni pubblicitarie. Non abbiamo cariche o poltrone da sfruttare per avere visibilità. 

Se volete darci una mano, in qualsiasi modo abbiate la possibilità di farlo - candidature per allargare la lista, anzitutto, ma anche per i banchetti di propaganda, raccolta firme, comizi, testi di riflessione, foto e quant'altro -, contattateci tramite questa pagina o via WhatsApp al 3470734569.

Urbino 23 marzo 2023






Sinistra per Urbino alle elezioni comunali 2024

 Sinistra per Urbino - che dal 2009 unisce la sinistra d'alternativa, compagni e compagne senza riferimenti di partito, donne e uomini disposti a impegnarsi per rendere migliore la loro città - sarà presente alle elezioni comunali 2024 con la propria lista di candidati e candidate e con il proprio simbolo, nell’ambito della coalizione che sostiene Federico Scaramucci.

La situazione di emergenza provocata da troppi anni di gambinismo rende necessario unire tutte le forze democratiche per risollevare una città in declino demografico, economico, culturale e civile e per delineare un diverso progetto di sviluppo. La vittoria della coalizione di centrosinistra, premessa per l’avvio di una nuova auspicabile stagione politica, è pertanto il nostro primo obiettivo. Al tempo stesso, ci proponiamo però di rappresentare e rafforzare il più possibile la componente di sinistra della coalizione e di vigilare sul rispetto e la realizzazione dei punti programmatici più qualificanti, senza i quali ben poco cambierebbe.

La lotta contro la discarica di Riceci e contro ogni discarica e inceneritore e la ripubblicizzazione dei servizi locali, con il superamento di Marche Multiservizi attraverso una società consortile che gestisca i beni comuni in house e li restituisca alla collettività (secondo lo spirito del disatteso referendum sull’acqua e come avviene gia altrove a normative vigenti), è il punto principale del nostro programma. Proprio questo nuovo consorzio dei beni comuni potrebbe essere, oltretutto, il punto di partenza di una più vasta unione territoriale che darebbe forza e coesione al sistema dei Comuni del Montefeltro nei confronti della zona costiera della provincia.

Ci battiamo però in generale contro le privatizzazioni e le esternalizzazioni e per recuperare la centralità dei servizi pubblici.

La sanità, in primo luogo, così bistrattata in questa Regione e soprattutto nell’entroterra: l’ospedale di Urbino deve essere adeguatamente finanziato e salvaguardato da una privatizzazione strisciante che penalizza sia i pazienti che il personale medico e infermieristico.

Ma vanno rimesse al centro dell’azione amministrativa anche la scuola, a partire dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia, e l’intera filiera della formazione, da quella professionale a quella universitaria. Questi settori costituiscono la vera “industria” della città. Se il Comune saprà farsi promotore di una riflessione pedagogica complessiva e riavviare un confronto costante con i dirigenti scolastici e gli organi accademici - avviando una programmazione virtuosa che Gambini ha sempre rifiutato, come dimostrano sia la vicenda dell’accorpamento degli istituti scolastici, sia la pressoché totale mancanza di rapporti con l’Università -, possono essere la piattaforma per un suo possibile rilancio (anche in termini di formazione altamente qualificata e di attrattività per investimenti economici ad alto valore aggiunto in termini di capitale cognitivo e dunque per sottrarre i nostri giovani al ricatto dell’emigrazione).

Per rompere l’isolamento della città e del suo territorio, da sempre proponiamo l’allestimento di una moderna via di collegamento verso Pesaro e il recupero della ferrovia.

Per dare respiro alle frazioni e ricucirle al centro, invece, proponiamo non parole ma cose concrete: l’istituzione dei Consigli di frazione, l’apertura di centri di aggregazione per tutte le età e l’istituzione di uno sportello comunale per il disbrigo delle pratiche per almeno un giorno a settimana in ciascuna di esse.

Per dare sostegno alle fasce più in difficoltà della popolazione, proponiamo il rilancio dell’edilizia pubblica, un fondo di garanzia per i giovani e più accentuate misure di esenzione fiscale.

E’ il ripensamento integrale delle politiche culturali, però, che può essere a nostro avviso il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, sia sul piano ambientale che su quello sociale e generazionale. Per storia, esperienza e dotazione artistica, Urbino ha le potenzialità per ricoprire un ruolo di irradiamento e attrazione culturale in ambito nazionale e internazionale. L'arte e la cultura – con l'apertura di un centro multimediale alla Data che funzioni anche come uno spazio pubblico di dibattito e un osservatorio permanente sulla città, l’organizzazione di eventi altamente qualificati disseminati tra centro e frazioni ma anche con la rivivificazione del tessuto associazionistico cittadino – possono risvegliarla a nuova vita, dopo l’infausta stagione sgarbiana. Anche il turismo ne riceverebbe una decisiva riqualificazione.

Giustizia sociale, difesa coerente dell’ambiente, pace, inclusione dei migranti, antifascismo, emancipazione femminile, rifiuto del razzismo, diritti civili e riconoscimento di tutte le identità: se gli elettori e le elettrici ce ne daranno la forza e riusciremo a portare un nostro candidato o una nostra candidata in Consiglio comunale, cercheremo di dare voce alle istanze dei più deboli e degli esclusi ma cercheremo anche di portare nel dibattito cittadino le grandi tematiche globali che incidono sulla vita quotidiana di tutti e tutte noi.

La città ha bisogno di un netto cambiamento. Sin dalle prime riunioni del Tavolo della coalizione, noi di Sinistra per Urbino abbiamo dato un importante contributo di idee e proposte, con spirito unitario ma tenendo sempre fermi i nostri principi, la nostra autonomia e la nostra libertà da ogni condizionamento. Con questo atteggiamento costruttivo ci rivolgiamo ai compagni e alle compagne di ex Art. 1, assieme ai quali presentammo una lista alle elezioni del 2019 (quando insieme candidammo Donato Demeli), e ci rivolgiamo a Oriano Giovanelli, che proprio Sinistra per Urbino aveva proposto come candidato sindaco della coalizione: se vorranno unirsi a noi in un'unica lista delle sinistre, affiancando il loro simbolo al nostro e arricchendo il programma, questa proposta comune - che è anche l'esito naturale di un percorso - sarà ancora più forte, per il bene della città e delle idee di progresso sociale e civile.

Un’immagine colpisce il visitatore che arrivi oggi a Urbino da S. Lucia: privi di alternative, decine di ragazzi e ragazze adolescenti passano il loro tempo all’ombra di un’orrenda gru che fa a gara in altezza con i torricini del Palazzo Ducale, facendo su e giù negli spazi anonimi di un inutile centro commerciale; terminato il canonico giro museale e dopo aver goduto delle bellezze e forse anche dei sapori della città, questo visitatore si trova poi soffocato dal nulla e va subito via.

Tra cinque anni tutto questo dovrà essere soltanto un brutto ricordo e con la vittoria del centrosinistra e con Federico Scaramucci sindaco la città dovrà tornare a esplodere di vitalità e iniziative.

Urbino 22.marzo 2024

https://www.vivereurbino.it/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-la-citt-dovr-tornare-a-esplodere-di-vitalit-e-iniziative/246033/

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-2024/


dal Resto del Carlino 24 marzo

DOPO LE AUDIZIONI DI DELLA BETTA E MAZZOLI: RICECI INSEGNA, BASTA CON L'AFFARISMO SUI RIFIUTI.

 Continua il lavoro della Commissione “ecomafie” del Parlamento italiano e continua inesorabile

l’iter autorizzativo che riteniamo si sarebbe dovuto già interrompere.

Abbiamo potuto sentire fra le domande poste dai deputati una richiesta di delucidazioni su alcuni aspetti legati a interessi economici collaterali tra un rappresentante dell’amministrazione cittadina e il rappresentante nel CDA di MarcheMultiServizi nominato dalla provincia e poi dimesso/fatto dimettere.

 Questa richiesta di chiarimenti, su cui non abbiamo elementi per poter dare giudizi sugli aspetti legali, apre però un grande caso sulla convergenza di interessi economici che scavalca di fatto ogni appartenenza politica. Le audizioni di Della Betta e Mazzoli contraddicono precedenti dichiarazioni, smentiscono  le interviste comparse sulla stampa e le stesse audizioni rilasciate da parte di altri protagonisti della vicenda.

Ormai è un groviglio di dichiarazioni nelle quali ciascuno dei protagonisti smentisce l'altro e quanto detto in precedenza, nel puerile gioco dello scaricabarile e del negare di aver messo le dita nel vasetto della marmellata quando è evidente che tutti hanno le dita sporche.

A Riceci gli interessi sono economici. La discarica a Riceci non è pensata per il bene dei cittadini, non è pensata per mettere una toppa alla mancata programmazione delle discariche “pubbliche”, non è pensata per migliorare l’attrattività dell’entroterra.

Nella questione Riceci  è evidente che se non ci fosse stata l‘iniziativa da parte dei cittadini sensibilizzati da ambientalisti come Francesco Veterani, Antonio Santini, Simonetta Bellucci e tanti altri, che hanno cercato anche il dialogo con le istituzioni e con i partiti politici, se non si fosse mossa l’opinione pubblica,  aperta una discussione e un percorso di progettualità per impedire un modello di gestione affaristico della “cosa pubblica”, ad oggi ci sarebbe già la discarica. 

Se il Cda di MMS sapeva tutto già a metà ottobre del 2022, e si è proceduto con atti formali

all'ingresso di MMS in Aurora e il rappresentante del Comune di Urbino ha informato il Sindaco

dei passi formali per la costruzione della discarica, perché Gambini ha taciuto ai suoi

concittadini che adiacente al territorio comunale si sarebbe realizzata una discarica da 5 milioni

di metri cubi di rifiuti da abbancare in 25 anni?  Perché il primo Consiglio comunale sulla

vicenda, e solo dopo le continue proteste delle popolazioni, avviene nel giugno del 2023?  E'

vero che Gambini in Commissione ha dichiarato che lui non è contrario alla discarica ma ciò non

gli dà l‘autorità di nascondere ai cittadini un fatto così importante. E' questa la democrazia della

destra e del sindaco Gambini? E questa la trasparenza dell‘ “uomo solo al comando“?

Il nostro scopo è quello di riportare in ambito pubblico la gestione dei servizi essenziali, la base

per tornare ad offrire servizi adeguati e rispettosi nei riguardi di chi con le sue bollette e con le

tasse, li mantiene.

Far rifiorire Urbino è un progetto di ampio respiro, che coinvolge l’ambiente tanto quanto l’offerta culturale, l’intrattenimento culturale per giovani che possano ritenere ancora attrattiva la nostra città, e decidano così di poter essere parte della nostra comunità.

Da Riceci riparte con vigore il progetto di un laboratorio a Urbino della buona politica partecipata, che sappia interpretare il sentimento comune con cui misurarsi. Riceci non s’ha da fare, e troverà contrari tantissimi urbinati che non vogliono affacciarsi dalle mura e vedere una valle sbancata per far spazio all‘ immondizia che non è nostra e che ci possiamo risparmiare spronando l’industria locale affinché percorra assieme a noi una strada che punti dritta verso l’economia circolare per redistribuire sul territorio ricchezze invece di concentrarle in pochissime mani. 

Urbino può salvaguardare il suo territorio solo con una gestione pubblica dei rifiuti e dell'acqua mediante la costituzione di una società interamente pubblica idonea per l'affidamento in house. Basta speculazioni sui rifiuti e sull'acqua. 

Sinistra per Urbino 8 marzo 2023

https://www.vivereurbino.it/2024/03/09/dopo-le-audizioni-di-della-betta-e-mazzoli-riceci-insegna-basta-con-laffarismo-sui-rifiuti/237633/



IL CASO RICECI E' L'EMBLEMA DI UNA PARTITA TRA I POTERI (DAL RESTO DEL CARLINO DEL 5 MARZO 2024)

 





Dietro le quinte dell'affaire Riceci, dietro il gioco vergognoso dello scaricabarile, si stanno combattendo almeno due partite delicatissime.

Voi pensate che il problema sia la discarica, o la salute dei cittadini?

Non è così. Di queste cose non importa niente a nessuno.

La prima partita è quella elettorale: nessuno vuole passare per inquinatore e ognuno vuole dare la colpa all'altro cercando di cancellare le impronte digitali o addirittura di ottenerne un vantaggio.

La seconda partita è una vera e propria guerra per il controllo di Marche Multiservizi e in generale per ridefinire i rapporti tra politica e potentati economici in provincia e i loro assetti nei diversi territori comunali.

A noi però non interessa se vincerà Ricci o vinceranno le destre, questo o quel partito, questa o quella cordata di interessi, e chi metterà le mani sul CDA di MMS.

Non ci interessa mettere un nostro rappresentante al posto di qualcun altro.

Non ci interessa nemmeno cavalcare strumentalmente questa vicenda per farci propaganda e farci vedere in favore di telecamere. 

A noi interessa la terza partita, che è quella più importante di tutte ma che non sembra interessare a nessun altro.

È la partita tra interessi generali e interessi privati, tra i cittadini e i privilegi dei potenti, la partita tra i diritti dei deboli e la prepotenza dei forti, tra chi vuole un servizio e paga le tasse e le bollette e chi vuole il monopolio di una facile rendita.

C'è un solo modo per impedire questa e altre Riceci: la proprietà e la gestione dei servizi locali nell'ambito territoriale, dall'acqua ai rifiuti, devono essere in capo a una società consortile  interamente pubblica, fuori dal mercato, idonea per l'affidamento in house. E questa società deve coinvolgere i cittadini attraverso assemblee consultive e/o altri metodi di partecipazione alle decisioni strategiche.

DAL RESTO DEL CARLINO DEL 2 MARZO 2024


 

DAL RESTO DEL CARLINO DEL 28 FEBBRAIO 2024



RICECI: IL MISTERO SI INFITTISCE. CHI E' O CHI SONO I RESPONSABILI?

 Dopo le audizioni dell'A.D.di MarcheMultiServizi, dott. Tiviroli e del Sindaco di Petriano, davanti alla "Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari" i misteri su Riceci invece che dipanarsi si infittiscono.

1. Se nulla osta perché Riceci diventi una maxi discarica da 5 milioni di metri cubi di rifiuti, come sostiene Tiviroli, come mai a tutt'oggi, la Regione, la Provincia e tutti i Comuni interessati hanno espresso la loro contrarietà seppellendo questa proposta sotto l'espressione "a Riceci questa discarica non si farà né oggi né mai"?

2. Come mai MarcheMultiServizi, che è una delle più importanti società della Regione Marche, era così distratta, tanto da farsi soffiare un "affaire" come quello della discarica di Riceci, di cui il territorio aveva urgente bisogno, da una minuscola e sconosciuta azienda sammarinese, che ha avviato l'acquisto dei terreni? Come mai il sindaco di Petriano, socio di MarcheMultiServizi e il membro del Consiglio di Amministrazione di MMS, il sig. Mazzoli, ex sindaco e residente a Gallo di Petriano, erano completamente all'oscuro della trattativa di acquisto che la ditta sammarinese stava conducendo con i proprietari dei terreni residenti nella zona di Riceci e il cui acquisto era di dominio pubblico?

3. Come mai il sindaco di Petriano, compartecipe in MMS, e il membro del Cda, sig. Mazzoli, una volta a conoscenza, non hanno subito informato i vertici di MMS perché prevenissero l'operazione avviata dalla ditta sammarinese, e si sono fatti soffiare l'"affaire" per poi intervenire in seguito e soggiacere alle esose richieste della ditta sammarinese perchè MMS  diventasse socio della costituenda Aurora con l'impegno di acquisire poi in toto la quota della società? Una doppia transazione che ha significato un onere consistente per MMS. Eppure tra i protagonisti della vicenda vi era un rapporto anche extraprofessionale come dimostra la loro partecipazione ad un matrimonio importante, tutti insieme accanto agli sposi nella foto di rito  

4. Come mai la Giunta Regionale per bocca dell'assessore Aguzzi ha di continuo dichiarato che quella discarica non si farà mai perché è contro le norme regionali, mentre Tiviroli ha liquidato le affermazioni di Aguzzi dicendo che il Piano Regionale dei Rifiuti è un semplice atto amministrativo mentre  MMS ha seguito le norme delle leggi nazionali sui Rifiuti? In sostanza ha demolito le affermazioni dell'assessore Aguzzi che ne esce come uno sprovveduto e incompetente, affidandosi ad un Piano Regionale obsoleto e contraddittorio.

5. Come mai Tiviroli non ha citato le votazioni del Cda e dei sindaci che partecipano all'assemblea dei soci di MMS, tutti voti contrari dopo che si è avviata la protesta delle popolazioni nei vari centri della Provincia?

6. Come mai i membri del Cda di MMS e l'assemblea dei sindaci o dei loro delegati, chiamati a votare per istituire la discarica a Riceci prima hanno votato a favore, in tutti i passaggi amministrativi, e poi dopo la protesta della gente hanno ritirato la loro approvazione senza che ci siano stati recessi di deleghe da parte dei sindaci, tranne il caso di Mazzoli, che è stato sostituito dal Presidente della Provincia? E gli altri perché sono al loro posto, nel Cda e delegati dei sindaci, come quello del Sindaco di Urbino da cui la cittadinanza ancora aspetta i necessari e opportuni chiarimenti?

7. Tiviroli afferma che "come è nata questa idea" ne ha parlato con i sindaci interessati di Petriano e di Urbino. Come mai il sindaco di Urbino non ha subito riunito il Consiglio Comunale informando così tutti i cittadini? Perché il sindaco di Petriano nell'autunno del 2022 quando viene a conoscenza dell'acquisto dei terreni non riunisce subito il Consiglio Comunale allertando i cittadini? Perché i sindaci interessati di Urbino e Petriano non hanno avvisato i cittadini quando gli acquisti dei terreni sono diventati atti pubblici a conoscenza di tutte le autorità coinvolte?

8. Che fine faranno, se la discarica non si farà, i 2 milioni e 900 mila euro più i 500 mila di aumento di capitale, la quota di MMS per partecipare nella società Aurora per l'"affaire" Riceci?

Sembra di assistere ad una nuova edizione dell'Orient Express di Agatha Christie, in cui tutti i personaggi sono coinvolti e cercano di nascondere e scaricare le responsabilità.

Sinistra per Urbino ritiene che la vicenda di Riceci abbia dimostrato che la gestione dei rifiuti deve essere in mano pubblica, che la gestione da parte di queste società partecipate con la presenza di capitale privato, comporti danni alla collettività in quanto la ricerca dell'utile e dei profitti per soddisfare gli appetiti privati, sarà sempre prevalente nei confronti dell'interesse della salubrità e del rispetto del territorio. Solo spingendo nella direzione dell'economia circolare, delle cinque erre, riduzione degli imballaggi, riutilizzo, recupero, riciclo, raccolta differenziata, del no a nuove discariche e del no all'inceneritore, temi che Sinistra per Urbino ha contribuito ad inserire e che si ritrovano nel programma della Coalizione che si oppone all'attuale maggioranza di Gambini, si potrà trovare la soluzione al problema dei rifiuti. 

Obiettivo strategico "rifiuti zero". Urbino può salvaguardare il suo territorio solo con una gestione pubblica dei rifiuti e dell'acqua mediante la costituzione di una società interamente pubblica idonea per l'affidamento in house.

Urbino 2 marzo 2024

Riceci, "Il mistero si infittisce, chi è o chi sono i responsabili?" (vivereurbino.it)