giovedì 21 ottobre 2021

SINISTRA PER URBINO. CONTINUANO LE PERDITE DALLA RETE IDRICA

SINISTRA PER URBINO. CONTINUANO LE PERDITE DALLA RETE IDRICA

Mentre si continua a discettare sulla fantasiosa grande diga sul Candigliano, un obbrobrio architettonico paesaggistico e un grave danno per l'entroterra, la rete idrica cittadina continua a perdere centinaia di litri confermando la sua permeabilità come un colabrodo. Alcuni residenti di Mazzaferro ci segnalano che in via Sacco e Vanzetti, si è registrato di recente l'ennesimo buco nella rete idrica con ingente perdita di acqua buona, quella che entra nelle nostre case, che ha necessitato di un intervento dopo alcuni giorni di perdita dell'oro blu, nella stessa area che aveva subito altre rotture nei mesi precedenti. 

Quando si comincerà a mettere mano al rifacimento di una rete idrica nuova visto le ingenti perdite di quella attuale ? Invece di studiare fantasmagorici sbarramenti del Candigliano, perchè non si comincia a rifare le condutture cittadine, magari un pezzo alla volta per diminuire la percentuale di perdite provinciali di circa 1/3? Il sindaco, la giunta di destra che hanno subito sposato il progetto della diga senza ascoltare le popolazioni locali, sono consapevoli che se si andrà a costruire una diga con ingenti esborsi di capitali si continueranno a disperdere, ingenti quantità d'acqua potabile, (secondo il sito openpolis che riporta i dati Istat del 2015 la rete idrica urbinate perderebbe lungo il tragitto una percentuale impressionante), la stessa acqua accumulata con la diga, prima che arrivi ai rubinetti di casa? Continueremo ad utilizzare l'acqua pregiata del Monte Nerone per gli sciacquoni della provincia? Perché chi occupa poltrone e centri decisionali non prende in considerazione i numerosi suggerimenti e proposte alternative e meno costose, non impattanti, e a salvaguardia del territorio e dei suoi residenti, avanzate da Sinistra per Urbino e dalle associazioni ambientaliste ?  

Pulizia degli invasi esistenti, politiche per favorire l'uso di acqua di recupero di acque reflue grigie per usi non potabili (pensiamo all'estate, soprattutto sulla costa, a quanta acqua pura viene utilizzata per usi non igienico/alimentare), con la realizzazione in centri abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni di reti duali, con la creazione di piccoli invasi dove si registrano i maggiori disagi estivi, con la vigilanza contro le captazioni illegali e l'inquinamento delle acque nei corsi d'acqua, politiche per tecnologie innovative sostenibili nell'irrigazione in agricoltura, la coltivazione di specie agricole a ridotto consumo idrico, stop al consumo di suolo, ecc., fino ad interventi di desalinizzazione sui centri costieri, sono gli interventi proposti da anni dal mondo ambientalista. 

E il Pd urbinate? Che pensa della diga? Sarebbe auspicabile tradurre i buoni propositi in prese di posizione comuni con le tesi ambientaliste, dal tema della gestione dell'acqua a tutti gli altri, a cominciare dal ripristino della ferrovia Fano – Urbino.

L'acqua è un bene comune, è l'oro blu della contemporaneità, una risorsa che sarà sempre più rara e difficile da utilizzare. Bisogna uscire dalla logica dei consumi illimitati e degli sprechi, dalla logica del massimizzare il valore a breve termine per gli azionisti e la soddisfazione immediata del cliente consumatore. Come bene comune l'acqua deve tornare sotto la gestione pubblica, fuori dalle logiche di profitto, nel rispetto del risultato referendario ignorato e tradito da tutti gli attuali partiti parlamentari, dalla estrema destra al Pd e i suoi alleati.  Il risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2012 con la vittoria dei promotori per l'acqua pubblica, risultato reso nullo dai partiti parlamentari, è tutt'oggi una grave ferita per uno Stato che si proclama democratico e dichiara di rispettare la volontà popolare: si continua ad ignorare il risultato del referendum, espressione della democrazia diretta e  dell'esercizio della sovranità popolare. 

SINISTRA PER URBINO




giovedì 14 ottobre 2021

SINISTRA PER URBINO A FIANCO DELLA CGIL CONTRO IL FASCISMO E I FASCISTI.

Sinistra per Urbino esprime la piena e totale solidarietà alla CGIL oggetto di un' aggressione fascista che ne ha devastato gli uffici della sede centrale di Roma. La presenza, la partecipazione, l'egemonia politica dei gruppi fascisti nella manifestazione di Roma esprimono senza alcun dubbio la matrice fascista delle aggressioni di Roma. Il fatto che nella manifestazione ci fossero singoli cittadini e anche antagonisti non toglie nulla alla matrice fascista della manifestazione. Anzi quelle persone che dichiarano di non c'entrare nulla con i fascisti (ma in realtà diverse di queste persone sono state viste nell'assalto alla sede della CGIL) dovrebbero sapere che nella Storia spesso i gruppi fascisti si sono serviti delle manifestazioni afasciste per contaminarle e per strumentalizzarle per i propri fini. 

Il carattere politico di una protesta non è determinato dalla composizione sociale dei partecipanti alle ribellioni e alle manifestazioni, come abbiamo imparato dalla Storia delle aggressioni che portarono alla Marcia su Roma, alle ribellioni del Boia chi Molla di Reggio, e anche a livello internazionale dalle tante manifestazioni violente contro i legittimi governi di democrazia popolare e per ultimo dall'assalto al Campidoglio di Washington. 

In Italia e in ogni parte del mondo la reazione e i fascisti agitano temi sociali per acquisire fiducia tra i lavoratori che privi di una guida politica di sinistra in difesa della propria classe, vengono strumentalizzati e trascinati per obiettivi e fini che sono contrari alle aspettative dei partecipanti ingenui. I fascisti agitano temi demagogici e  incutono timori sui vaccini mescolandoli ai temi della sanità pubblica, del lavoro, della sicurezza e li condiscono con la difesa della Libertà, ma in realtà vogliono il contrario, eredi del fascismo che soppresse ogni libertà, e alleati di quelle forze parlamentari di destra che hanno varato e sostengono leggi a favore della privatizzazione della sanità, contro i lavoratori, contro la salute e la sicurezza nei posti di lavoro, a favore della precarizzazione del lavoro, e che per mesi, in piena pandemia, hanno sostenuto di aprire tutto e tutti i posti di lavoro mettendo a rischio la vita dei lavoratori (difesa del profitto padronale a scapito della vita dei lavoratori). I partiti parlamentari di estrema destra (Lega e Fratelli d'Italia) hanno mostrato tante ambiguità nei confronti del fascismo e inquietanti contiguità di autorevoli dirigenti nei confronti dei gruppi fascisti che stanno strumentalizzando il malessere sociale e aggrediscono i simboli del lavoro. Chi conserva nel proprio simbolo l'insegna del MSI, partito erede del fascismo, fatica a dichiarare fascista l'aggressione di Roma. 

Sinistra per Urbino si batte contro il precariato e per aumenti salariali, per una sanità pubblica, e ritiene che in primo luogo bisogna salvaguardare la salute e la vita dei lavoratori, sconfiggendo la pandemia con l'arma della scienza, dei vaccini e della prevenzione, e garantendo le misure di sicurezza e intensificando i controlli nei posti di lavoro per impedire gli incidenti sul lavoro. Si deve vigilare per impedire la partecipazione di gruppi fascisti e parafascisti nelle manifestazioni legittime indette per esprimere il malessere sociale che devono richiedere stringenti misure di tutela della salute dei lavoratori, contro il Covid, contro gli incidenti sul lavoro, per l'occupazione e in difesa dei posti di lavoro. 

Urbino, 11.10.21 SINISTRA PER URBINO



Sinistra per Urbino: "No alla diga sul Candigliano, solidarietà con Dipende da Noi"

La siccità estiva determinata dai cambiamenti climatici, questa estate ha creato disagi e ha prodotto la proposta da parte di autorevoli esponenti del Pd della costa e dei vertici di MMS di costruire un nuovo grande invaso nell'entroterra per sbarrare le acque del Candigliano.

Sinistra per Urbino non crede che una nuova gigantesca opera possa essere utile al territorio dell'entroterra, anzi rischia di essere un pesante e grave danno ambientale. Ritiene invece che sia utile intervenire sulle perdite della rete idrica, (anche ad Urbino le strade di zone abitate sono disseminate di toppe, spesso una accanto all'altra, a testimonianza delle frequenti e numerose rotture, con ingenti perdite di acqua potabile), sulla pulizia degli invasi esistenti, con politiche per favorire l'uso di acqua di recupero per usi non potabili (pensiamo all'estate, soprattutto sulla costa, a quanta acqua pura viene utilizzata per usi non igienico/alimentare), con la realizzazione in centri abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni di reti duali, con la creazione di piccoli invasi dove si registrano i maggiori disagi estivi, con la vigilanza contro le captazioni illegali e l'inquinamento delle acque nei corsi d'acqua, con incentivi per politiche irrigue sostenibili in agricoltura - tecniche innovative, scelta delle specie da coltivare a ridotto consumo idrico, ecc. - fino ad interventi di desalinizzazione sui centri costieri.

Abbiamo sostenuto il referendum sull'acqua pubblica e non ne dimentichiamo l'eccezionale risultato, sebbene tutti i principali partiti di governo e di opposizione in Parlamento lo abbiano subito rimosso e ancora lo disattendono violando quei principi democratici costituzionali che esigono il rispetto della volontà popolare. Sinistra per Urbino è fermamente convinta che l'acqua è un bene comune sul quale vanno evitati sprechi e profitti privati.

L'opposizione alla diga sul Candigliano è l'occasione per riunire tutti gli ambientalisti della provincia, che negli ultimi tempi, purtroppo, si sono divisi su tante emergenze ambientali, dalla Ferrovia Fano - Urbino al Biodigestore di Talacchio, vanificando quell'unità e quella forza mobilitante che i temi ambientali richiedono.

Ci sorprende e ci indigna la notizia che il movimento politico "Dipende da noi" sia stato oggetto di minaccia di querela da parte di MarcheMultiServizi. Riteniamo che vada dato merito a "Dipende da noi" di aver posto l'attenzione sulle consistenti perdite di acqua potabile dalla pubblica rete idrica in un intervento contro la proposta della diga sul Candigliano. MMS è una società il cui presidente, Daniele Tagliolini, è un esponente del Pd, e auspichiamo che il confronto e anche lo scontro politico, possa essere garantito senza ricorrere ai tribunali e alla carta bollata. Una simile degenerazione avrebbe come conseguenza uno svilimento della dialettica politica e una ferita alla libertà di critica e di espressione con il coinvolgimento di esponenti di un partito che dice di voler difendere tali valori. Sinistra per Urbino esprime vicinanza e solidarietà a "Dipende da noi", di cui condivide l'opposizione alla proposta della diga e la critica per le ingenti perdite dalla rete idrica pubblica, e auspica il ritiro della minaccia.

Cosa pensa il PD di Urbino della gestione dell’acqua? Cosa pensa del comportamento di MMS? Sarebbe questa una prima occasione per dimostrare concretamente che ha riflettuto sugli errori del passato e intende farla finita con le politiche neoliberali e con il sostegno alle privatizzazioni per riportare alla buon’ora la barra a sinistra, come abbiamo chiesto nel nostro appello”.

Anche in questa occasione il sindaco di Urbino non si è lasciato perdere l'occasione per confermare la sua concezione del confronto politico, apprezzando la minaccia contro "Dipende da Noi". Non solo ma sostenendo la costruzione della diga, mostra poca attenzione agli interessi e alle esigenze delle popolazioni dell'entroterra. Un'altra occasione persa per favorire un confronto democratico e difendere le risorse naturali dell'entroterra.

27.09.21


ORDINANZA SULLA CHIUSURA DEI LOCALI: DEMAGOGICA E UN DANNO PER LA CITTAì

 

Comunicato di Sinistra per Urbino


L’ordinanza del Sindaco che dispone la chiusura dei locali alla mezzanotte dei giorni di giovedì, venerdì e sabato, oltre a non risolvere i problemi di ordine pubblico per i quali sarebbero sufficienti più controlli, danneggia l’economia cittadina e suggerisce all’esterno l’immagine di una città in preda al disordine e alla violenza. Un modo di procedere, quello del Sindaco, che non si è preoccupato di ascoltare preventivamente le associazioni di categoria, le forze politiche di opposizione e le organizzazioni degli studenti.

Sinistra per Urbino respinge una decisione inutile e demagogica, che sottende un’idea di ordine calato dall’alto, un cavallo di battaglia della destra più becera e impresentabile con cui Gambini va a braccetto e di cui ricerca l’appoggio politico per le ormai prossime scadenze elettorali.

Ribadisce che il problema nel rapporto con gli studenti non possa essere collocato solo sul piano dell’ordine pubblico, ma sulla collaborazione e la condivisione, fermo restando che i pochi di coloro che compiono gesti punti dal codice penale siano senz’altro perseguiti.

Fa appello alle forze politiche e alle rappresentanze economiche cittadine affinché l’ordinanza sia sospesa e si trovino modalità diverse e più ragionevoli.