martedì 22 gennaio 2019

SINISTRA PER URBINO E ART.UNO M. DEMOCRATICO E PROGRESSISTA A FAVORE DELLA FERROVIA FANO – URBINO.



SINISTRA PER URBINO E ART.UNO M. DEMOCRATICO E PROGRESSISTA A FAVORE DELLA FERROVIA FANO – URBINO.
Sempre più numerose le voci che chiedono alla Regione e al Governo un impegno per la ferrovia. Ormai è consolidata la ferma posizione dei Consigli Comunali di Urbino, di Fermignano, dei comuni dell’entroterra,  e da ultimo di Fossombrone per il ripristino della ferrovia, per la salvaguardia dell’unitarietà del tracciato e della tratta ferrata, escludendo quindi ogni ipotesi di sostituirla con una gettata di cemento per una ciclabile, o di farne uno “spezzatino” con vendita di singoli lotti. Sinistra per Urbino (a cui aderiscono PCI e Rifondazione Comunista) e “Art.Uno Movimento Democratico e Progressista” (ex Leu)  si uniscono agli intenti di questi enti istituzionali, delle numerose associazioni ed enti di categorie ( da ultimo la Confcommercio ). A fronte di questo vasto coro di pareri favorevoli e pressioni, spicca l’immobilismo del governo Regionale che si trastulla sulle proposte di alcuni consiglieri del Pd intorno a ipotetiche ciclabili, insinuando la provocazione di asfaltare parti della tratta ferroviaria. I nostri gruppi poilitici, come tutti gli interlocutori di buon senso, ribadiscono che nulla hanno in contrario ad un ciclabile, - la razionalità suggerirebbe tracciati attraverso i piccoli centri o a fianco della vecchia Flaminia per evitare tutti gli ostacoli fisici, - ponti, gallerie,distanza dai binari per esigenze di sicurezza -  di una difficile ciclabile a fianco della ferrovia. Fate la ciclabile dove volet, ma non saccheggiate il sedime ferroviario. Ci opporremo con ogni mezzo a tentativi e inganni per divellere i binari, anche parzialmente, col pretesto di una fantasiosa ciclabile che rischia di finire ricoperta di sterpaglie e fango, e il cui ultimo fine appare ben lontano da quello sportivo e finalizzato invece a depredare l’entroterra delle sue risorse. In questo contesto sempre più contraddittoria appare la posizione del Pd, che anziché farsi interprete di una volontà universale che salvaguardi le aree economico – sociali più in difficoltà, l’entroterra, si divide in interessi miopi e particolaristici: così di fronte alle giuste posizioni a favore della ferrovia, come quella del Pd urbinate e di Londei, troviamo alcuni consiglieri regionali che, con il sindaco di Pesaro Ricci sognano una bella gettata di cemento sulla tratta, e il sindaco di Vallefoglia, Ucchielli, che gioca con mirabolanti e fantascientifici trenini che attraversano i centri della Valle del Foglia, con l’evidente risultato di creare confusione e distrarre dall’unico obiettivo perseguibile: la metropolitana leggera di superficie Fano - Urbino. In questo modo  il Pd diviso, rinuncia al ruolo di forza di governo dei territorio  e rischia così di consegnare la nostra provincia ad una destra, egemonizzata da una Lega aggressiva, rozza e violenta, che agita strumentalmente le esigenze popolari e che fa del razzismo il cemento per indirizzare il malcontento popolare per la crisi economica anziché sui partiti, Lega compresa, che hanno governato il Paese,  sui lavoratori e sulla parte più debole della popolazione per gestire il potere, insieme a chi ha realmente in mano il bastone di comando dell’economia.
La ferrovia Fano Urbino e la Fano - Grosseto, costituiscono infrastrutture fondamentali  per evitare che la nostra provincia sia tagliata fuori dai collegamenti con il centro Italia, visto che il rafforzamento della Ravenna – Orte e la Quadrilatero a Sud della nostra provincia, rischiano isolare i nostri territori. Ora la Legge n.128/17 approvata dal Parlamento, che istituisce per fini turistici il ripristino di 18 tratte ferroviarie dismesse (compresa la Fano – Urbino) e le dichiarazioni in ambienti governativi, a favore del traffico ferroviario locale, costituiscono spinte perchè le nostre comunità locali esigano che quanto scritto e detto si traduca in realtà. L’unità delle volontà politiche dell’entroterra è oggi un’esigenza irrinunciabile per raggiungere questo obiettivo, una metropolitana leggera di superficie, moderna e ambientalmente sostenibile che sappia collegare i vari centri dell’entroterra con la costa, diminuire un traffico stradale sempre più caotico, intenso,  inquinante, pericoloso, costoso e sempre parzialmente interrotto per le permanenti manutenzioni, che porti ad un rilancio dell’economia della provincia, sia dal punto di vista turistico che produttivo e commerciale. Esigiamo che quanto sancito dal Parlamento non resti soltanto una espressione di propaganda ma si traduca in realtà! Se non ora quando? 

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