martedì 5 novembre 2019

PER LA SALVAGUARDIA DEL CENTRO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE E DELLE SUE ATTIVITA’



Mentre in tutto il mondo i giovani scendono in piazza preoccupati per le conseguenze provocate dal riscaldamento climatico e in difesa dell’ambiente, il sindaco  di Urbino procede a un forte ridimensionamento del Centro di Educazione Ambientale (CEA)  riducendo l’uso degli spazi della Casa delle Vigne e ipotecando, di fatto, la stessa sopravvivenza del Centro.

La Casa delle Vigne fu a suo tempo ristrutturata con finanziamenti dell’Europa, della Provincia e del Comune finalizzati alla creazione di un Centro di Educazione Ambientale che si è avvalso dell’attività di decine di volontari e ha costituito un importante punto di riferimento per convegni e dibattiti sui temi ambientali. Una meta per centinaia di scolaresche del territorio provinciale e regionale per apprendere i principi dell’economia circolare, le buone pratiche del riciclo e della riduzione dei consumi per contenere i rifiuti, la protezione dell’ambiente e la difesa della natura.

Si può dire che il CEA appartenga all’intera comunità marchigiana che ha saputo apprezzarne le iniziative, difenderne l’impegno, accrescerne il prestigio. Ora tutto ciò viene messo in discussione perché il sindaco intende ospitare nei locali del CEA un servizio sanitario, certamente utile, ma che andrebbe ubicato in una sede più consona e dall’accesso più  comodo.

Una condivisione degli spazi problematica che comporterebbe l’impraticabilità di alcune attività di laboratorio e un loro forte ridimensionamento complessivo. Un servizio di volontariato a favore dei malati di Alzheimer, va certamente favorito e incoraggiato, perché utile, importante e indispensabile, ma non contrapponendolo all’educazione ambientale e privando la città di un servizio altrettanto fondamentale. 
Infatti si rischia che le attività di laboratorio per i gli studenti vengano fortemente ridotte e alcune eliminate, la sala riunione e conferenze viene meno, biblioteca, videoteca ed emeroteca, luogo di consultazione di numerosi studenti universitari e di scuola superiore, probabilmente spariranno, tante attività che hanno coinvolto finora centinaia di cittadini verranno annullate.
Anziché migliorare la struttura, a cominciare dalla sistemazione del tetto  - da anni ci piove senza che l’Amministrazione abbia mosso un dito per impedire le abbondanti infiltrazioni, nonostante le continue sollecitazioni di Legambiente - l’Amministrazione comunale ha deciso di infliggere un colpo mortale alle attività del CEA.

Le sottoscritte forze politiche, molto preoccupate, chiedono che si receda da un provvedimento così deleterio   e che si trovi una soluzione diversa e migliore per il servizio di volontariato a favore dei malati di Alzheimer senza compromettere la preziosa attività del CEA.

Partito Democratico
Viva Urbino
Sinistra per Urbino
Partito Articolo UNO
Movimento 5 Stelle Urbino
Giorgio Londei, capogruppo in Consiglio Comunale di “Prospettiva Urbino”, “Nel Bene Comune”, “I Moderati per Urbino”, “Uniti per Urbino”.

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