lunedì 19 aprile 2021

Intenso dibattito e proposte bizzarre sulla riapertura della ferrovia.

Mentre il Pd urbinate tace misteriosamente sull'argomento il Pd della costa non sa darsi pace che la Regione abbia sposato la causa del ripristino difendendolo da ogni minaccia, che dietro gli intenti più nobili, in realtà miri a sabotarne la realizzazione. Il Pd della costa non interpreta gli interessi di tutto il territorio provinciale, ma di gruppi di potere ed elite privilegiate condannando l'entroterra e la nostra città ad un inesorabile e nemmeno lento declino. Così dopo la giravolta del sindaco di Fermignano, che tempo fa aveva fatto votare in Consiglio una mozione a favore, abbiamo le proposte bizzarre di fare il tracciato della ferrovia accanto alla superstrada oppure di convocare i comizi elettorali per sottoporre i cittadini in piena pandemia ad un referendum se vogliono la ciclabile o la ferrovia. Sono stranezze da pandemia. Invece di proporre la ciclabile accanto alla superstrada, che ogni persona di buon senso farebbe, perchè dall'altra parte abbiamo un tracciato già pronto, con una linea che ha bisogno solo di essere rinnovata e rimessa a lucido, si pretende di smantellare gli attuali binari per farci “l'indispensabile” ciclabile, proprio dove corrono i binari. E' palese che la proposta mira a bocciare il ripristino della ferrovia col pretesto di rimandarlo alle calende greche. Ci auguriamo che la Giunta Regionale, con il cui colore politico Sinistra per Urbino non ha nulla da spartire, si mantenga ferma nel proposito del ripristino della ferrovia respingendo questi insulsi tentativi di vanificarlo.

Non diversa la proposta del referendum. Appare alquanto sospetto che coloro che prima avevano in mano la Regione, con giunta piddina, non abbiano mai cavalcato la proposta della consultazione popolare, e ora si facciano interpreti della democrazia diretta perchè la nuova Giunta ha un opposto orientamento sulla ferrovia. Contrari e avversari della ferrovia, fatevene una ragione! I cittadini marchigiani hanno votato a settembre sulle proposte dei partiti e tra queste proposte oltre ai temi della sanità e delle infrastrutture, c'era anche quello del ripristino della ferrovia. Gli elettori si sono già espressi proprio di recente. Con questo Sinistra per Urbino non è affatto contraria al ricorso alla consultazione diretta, ma se il ricorso referendario tocca la ferrovia, non si capisce perchè non si possano chiamare gli elettori anche per altri temi controversi e indigesti agli attuali proponenti, dal Biodigestore di Talacchio, alla politica dei rifiuti in Provincia, alla discarica di Cà Lucio, di cui i cittadini di Urbino e Montesoffio chiedono la chiusura, e via proseguendo. Se si vuol ricorrere al referendum lo si faccia anche per quei temi che gli attuali proponenti contro la ferrovia mal digeriscono per i noti contrasti con i cittadini. Coloro che osteggiano la ferrovia ricorrono agli strumenti più inverosimili per bloccare o rallentarne il progetto di ripristino, anche a quegli strumenti populistici che hanno sempre rimproverato a chi governa ora la Regione. Ma mentre chi si mobilita per la ciclabile vuole la soppressione della ferrovia, al contrario chi è per la ferrovia sostiene anche la ciclabile in una visione della mobilità sostenibile, ma non a scapito del treno. Su questo tema la Regione ha assunto un atteggiamento corretto e ragionevole: procedere per il ripristino della ferrovia e studiare un percorso della ciclabile che non impedisca il percorso del treno. Una scelta che ci sentiamo di condividere perchè bicicletta e treno sono nati per convivere e valorizzarsi insieme con il territorio circostante, non per una sciocca e irrazionale diatriba e lotta fratricida che che rischia di danneggiare tutti.

urbino, 16.4.21.

 


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