sabato 13 giugno 2020

LE FORZE POLITICHE DI URBINO SULLE DICHIARAZIONI DEL PRO SINDACO SGARBI.

COMUNICATO CONGIUNTO

E' evidente da quanto riportato dalla stampa locale che Sgarbi non tollera essere criticato. Un brutto difetto per chi ricopre incarichi istituzionali e dovrebbe rappresentare l'intera collettività. Il violento attacco di cui è stato oggetto il prof. Ermanno Torrico, storico e studioso, Presidente dell'Istituto della Storia della Resistenza "E. Cappellini",  a cui va tra gli altri meriti quello di aver consentito la conservazione di un immane e prezioso patrimonio di documenti storici e culturali del territorio e della Regione, è di una violenza e aggressività senza precedenti per la nostra cittadinanza; o meglio paragonabile solo a quello di cui furono oggetto da parte dello stesso Sgarbi i consiglieri di minoranza del Pd in Consiglio Comunale (giugno 2017). Possiamo ricordare a Sgarbi che l'Istituto Cappellini ha avuto il riconoscimento dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche, per la “qualità” e la “ricchezza” del suo patrimonio documentario, degno di tutela da parte dello Stato (art.13 del D.Lgs 42/2004, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio) e di recente come riportato dalla stampa locale dal Consiglio  generale dell'"Istituto Parri” come Ente ad esso collegato. Lo Sgarbi in nome della libertà di parola si può permettere tutto e di più: ricordiamo la minimizzazione della pandemia, le espressioni su Silvia Romano, fin da ultimo l'inutilità e pericolosità delle mascherine in piena pandemia. E chi non è d'accordo, come il prof. Torrico, sulla sua candidatura alla Presidenza dell'Accademia non può scriverlo? Ma è questa la liberalità vantata dal pro sindaco Sgarbi? Lui può dire tutte le assurdità che vuole senza che altri possano replicare?  Questo conferma tutti i limiti del personaggio e l'incompatibilità a ricoprire incarichi istituzionali. Chi ricopre incarichi istituzionali deve avere un comportamento consono al suo ruolo ed è ovviamente  oggetto delle critiche per le sue dichiarazioni o i suoi comportamenti da parte delle opposizioni:  è la democrazia.  Rimanga pure a ricoprire quella figura di parte che è sempre stata, con le sue esternazioni provocatorie, quasi sempre non condivisibili, senza ambire a ruoli che sono contro la sua stessa natura. Le cose scritte da Sgarbi non meritano altre repliche, perché sono solo insulti e qualificano di per sé il personaggio. Ad Urbino le forze politiche sono solite scontrarsi anche duramente ma avendo ben chiari i limiti della creanza, dell'educazione e del rispetto democratico reciproco. Questi limiti, questi paletti perché un confronto anche aspro possa dirsi democratico, sono stati violati. Non saranno le nostre forze politiche, tessuto e garanzia della storia democratica della città,  ad alimentare questo clima sgarbato. Prendiamo atto, infine, delle dichiarazioni del “Consiglio accademico” dell’ Accademia di Belle Arti, specificando che nessuno ha mai inteso e intende metterne in discussione l’autonomia o creare “interferenze”, ma la politica ha il diritto di esprimere le sue opinioni rispetto a una scelta che riteniamo inopportuna.   Urbino 12 giugno 2020

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