lunedì 4 aprile 2016

“SINISTRA PER URBINO”: DIFFIDE E QUERELE STRANGOLANO IL DIBATTITO POLITICO



“SINISTRA PER URBINO”: 
DIFFIDE E QUERELE STRANGOLANO IL DIBATTITO POLITICO
La diffida fatta pervenire a Ermanno Torrico da parte dell’assessore Francesca Crespini, porta il dibattito politico urbinate su una china brutta e pericolosa. Quando si ricorre, da parte di chi rappresenta potere e istituzioni , agli avvocati e ai Tribunali (anziché rispondere con i fatti alle critiche ricevute) il segnale che si vuol lanciare all’opinione pubblica e alla città è quello di soffocare critica e satira che dovrebbero costituire, invece, valori fondativi della nostra convivenza civile. Ricorrendo alla carta bollata la Giunta mostra solo debolezza e volontà di mettere a tacere gli avversari con la minaccia repressiva e censoria. In realtà la Giunta sembra immobile e paralizzata dai veti e dalle contraddizioni interne, incapace di dare un indirizzo e una guida ad una città che vive la politica del giorno per giorno e delle singole improvvisazioni.
Certo, la città ha potuto beneficiare sotto Pasqua di qualche centinaia di turisti, che avranno sollevato le casse di alcuni commercianti del Centro, ma il resto? Tutte le valanghe di parole sfoderate in campagna elettorale, a cui è seguito il vuoto ? L’auspicato sviluppo produttivo, il risanamento e rilancio delle frazioni, il lavoro per i giovani, lo sviluppo dell’identità culturale della città, il risanamento ambientale, la mobilità cittadina, il tema dei rifiuti e dell’acqua, il rilancio del volontariato associazionistico, di una vita e di un senso di comunità che ormai appare perduto?
Il quadro complessivo appare preoccupante e deprimente, e quel che è peggio, senza progetti e indirizzo. Le liste civiche, che avevano mostrato tanta vitalità in campagna elettorale, da riuscire a battere con mezzi limitati, la poderosa macchina elettorale del Pd,ora sembrano asfittiche, prostrate, zittite. La città si aspettava molto di più da questa giunta, anche se a dirlo non può essere certamente il Pd, principale responsabile della morte del centro storico.
In un quadro di così gravi difficoltà, è furbesco ma del tutto fuorviante e pericoloso spostare l’attenzione dell’opinione pubblica verso la querela e le diffide. Non possiamo, pertanto, che esprimere la nostra solidarietà alla consigliera Forti, a Torrico e a Malerba, che costituiscono un pungolo e uno stimolo di dibattito per una giunta immobile, in una città troppo avvolta nel sonno e con l’attenzione tutta concentrata sul proprio particolare.

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