martedì 13 ottobre 2015

vive la france

                                                               VIVE LA FRANCE

Confesso: da alcuni giorni sono preda di un'inguaribile invidia nei confronti dei cugini di Oltralpe.
Mi sorprendo a fischiettare la Marsigliese, a fare incetta nel supermercato di confezioni di Camembert che, normalmente, ritengo buone solo per la spazzatura, a meditare seriamente di passare la frontiera. Malgrado la storica disfida sulla produzione vinicola quest'anno si sia conclusa a favore dell' Italia, bisogna riconoscere che questi Francesi restano i primi della classe.
Prendete i loro dirigenti aziendali (P. D. G. : Président Directeur Général) , insuperabili nella corsa ad ostacoli e nel salto in alto e, per di più, così disinvolti nel vestire.
Ve lo immaginate il grassottello Marchionne scavalcare i cancelli di Pomigliano con altrettanta souplesse e nonchalance? O l'elegante Cordero di Montezemolo rinunciare al suo doppiopetto haute couture per esibire democratiche camicie qua e là strappate?
Piccola proposta: perché, nel rispetto della sana competizione che nel mondo globalizzato esalta e promuove il merito, i lavoratori italiani non cominciano a sottoporre i dirigenti delle loro aziende ad un allenamento che li metta in condizione di gareggiare con i loro colleghi francesi e, casomai, di superarli?

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