È sconcertante il rimpiattino attorno a Riceci, che coinvolge Regione, Provincia e i Comuni di Pesaro e di Urbino. In vista della campagna elettorale, invece di proporre una soluzione ognuno cerca di mostrarsi privo di colpe e di scaricare sugli altri la responsabilità. In particolare il centrodestra - colpendo l’anello più debole, e cioè la Provincia - tenta ossessivamente di dare l'assalto alla dirigenza di Marche Multiservizi, che vorrebbe ora espugnare piazzando i propri uomini.
Noi riteniamo che questo non sia il momento delle chiacchiere ma dei fatti, non delle polemiche ma dell’azione; e che chiunque possa fare qualcosa debba intervenire subito. Perché eliminare per sempre ogni ipotesi di discarica a Riceci è in questo momento la cosa principale, mentre ci sarà tempo più avanti per rendere evidenti le vaste e condivise responsabilità politiche che stanno dietro questa disgraziata vicenda.
Soprattutto, riteniamo che sia sotto gli occhi di tutti una cosa: il totale fallimento della privatizzazione dei servizi locali. Una scelta sciagurata, anch'essa a suo tempo condivisa, che mette i comuni sotto ricatto di imprese che perseguono prevalentemente il profitto a spese della comunità, aumentando le tariffe senza mai fare investimenti e migliorare il servizio e senza che nessun amministratore nuova un dito
Per questa ragione, mentre il centrodestra vuole semplicemente sostituire la discarica a Riceci con un inceneritore, o sostituire Paolini o Tiviroli o chi per loro con Foschi o chi per lei, Sinistra per Urbino è invece a favore di un completo mutamento di paradigma: di un’economia circolare che faccia leva su riduzione, riciclo, riutilizzo, raccolta differenziata dei rifiuti. Proprio per questo, riteniamo che la gestione dei rifiuti debba essere pubblica e al servizio dei cittadini e non un' occasione di speculazione affaristica per i soliti pescecani finanziari.
Riteniamo, in altre parole, che l'unica soluzione strutturale del problema di questa e di tante altre Riceci di ieri e di domani consista in un percorso graduale di rafforzamento della parte pubblica, che nel più breve tempo possibile mandi via Marche Multiservizi dai nostri territori e imposti la costruzione di un consorzio di gestione che tuteli tutti i Beni Comuni, secondo la lettera e lo spirito del disatteso referendum sull’acqua di qualche anno fa.
È quello che abbiamo chiesto alla coalizione di centrosinistra ed è quanto pretenderemo in caso di vittoria elettorale.
31 gennaio 2024