mercoledì 31 gennaio 2024

Riceci e le polemiche sul ruolo della Provincia: necessario ripubblicizzare i servizi e i beni comuni

 È sconcertante il rimpiattino attorno a Riceci, che coinvolge Regione, Provincia e i Comuni di Pesaro e di Urbino. In vista della campagna elettorale, invece di proporre una soluzione ognuno cerca di mostrarsi privo di colpe e di scaricare sugli altri la responsabilità. In particolare il centrodestra - colpendo l’anello più debole, e cioè la Provincia - tenta ossessivamente di dare l'assalto alla dirigenza di Marche Multiservizi, che vorrebbe ora espugnare piazzando i propri uomini.

Noi riteniamo che questo non sia il momento delle chiacchiere ma dei fatti, non delle polemiche ma dell’azione; e che chiunque possa fare qualcosa debba intervenire subito. Perché eliminare per sempre ogni ipotesi di discarica a Riceci è in questo momento la cosa principale, mentre ci sarà tempo più avanti per rendere evidenti le vaste e condivise responsabilità politiche che stanno dietro questa disgraziata vicenda.

Soprattutto, riteniamo che sia sotto gli occhi di tutti una cosa: il totale fallimento della privatizzazione dei servizi locali. Una scelta sciagurata, anch'essa a suo tempo condivisa, che mette i comuni sotto ricatto di imprese che perseguono prevalentemente il profitto a spese della comunità, aumentando le tariffe senza mai fare investimenti e migliorare il servizio e senza che nessun amministratore nuova un dito 

Per questa ragione, mentre il centrodestra vuole semplicemente sostituire la discarica a Riceci con un inceneritore, o sostituire Paolini o Tiviroli o chi per loro con Foschi o chi per lei, Sinistra per Urbino è invece a favore di un completo mutamento di paradigma: di un’economia circolare che faccia leva su riduzione, riciclo, riutilizzo, raccolta differenziata dei rifiuti. Proprio per questo, riteniamo che la gestione dei rifiuti debba essere pubblica e al servizio dei cittadini e non un' occasione di speculazione affaristica per i soliti pescecani finanziari.

Riteniamo, in altre parole, che l'unica soluzione strutturale del problema di questa e di tante altre Riceci di ieri e di domani consista in un percorso graduale di rafforzamento della parte pubblica, che nel più breve tempo possibile mandi via Marche Multiservizi dai nostri territori e imposti la costruzione di un consorzio di gestione che tuteli tutti i Beni Comuni, secondo la lettera e lo spirito del disatteso referendum sull’acqua di qualche anno fa.

È quello che abbiamo chiesto alla coalizione di centrosinistra ed è quanto pretenderemo in caso di vittoria elettorale.

31 gennaio 2024



giovedì 4 gennaio 2024

SINISTRA PER URBINO, CONFRONTO APERTO E UNITARIO PER IL FUTURO DELLA CITTÀ

Non commentiamo nel merito le notizie sui possibili nomi del candidato a sindaco proposti in questi giorni dal PD o da altre forze politiche, tanto più che non costituiscono una novità. Senza porre veti, Sinistra per Urbino ritiene che la cosa più urgente sia consolidare la coalizione intorno a un programma innovativo e concretamente praticabile, che – in ciò consiste la vera “discontinuità” in politica - segni una netta inversione di tendenza rispetto alle scelte privatistiche e autoritarie del centrodestra. Riteniamo anche, però, che la sfida per liberare Urbino e rilanciarla - salvandola dal declino demografico, economico e culturale nel quale Gambini ci ha cacciati e che un suo terzo mandato aggraverebbe – sia talmente rilevante da richiedere competenze altamente qualificate, che noi tuttora ritroviamo in Oriano Giovanelli. Giovanelli non è soltanto la persona più capace di dare una visione generale progressiva alla coalizione, mettendo al centro il primato del  servizio pubblico e facendone strumento di attenuazione delle disuguaglianze, di sviluppo sostenibile sul piano ambientale e sociale e di costruzione di un avvenire per le giovani generazioni, ma è soprattutto la candidatura più forte. Perché per la sua notorietà, per la sua storia e per i risultati ottenuti è quella che può riscuotere il maggior consenso nell’elettorato di centrosinistra ma anche oltre. Ricostruendo una connessione sentimentale con la città e, soprattutto, riattivando la speranza, l’entusiasmo e la partecipazione di tante e tanti urbinati: da chi ha sulle spalle più esperienza ma ha finito per rassegnarsi, a chi ha provato a dare un contributo ma non è stato ascoltato, a chi si affaccia ora alla vita della comunità. Per questa ragione – pensando all’interesse generale e tenendo presente anche la riflessione del prof. Cantaro su quanto sia importante avere una “rappresentanza larga e autorevole, legittimata democraticamente”, ma anche “un’idea di città” - quando il PD e le altre forze dell’alleanza avranno concluso il proprio percorso e potranno annunciare le proprie preferenze, noi proporremo con spirito costruttivo alla coalizione un confronto interno che sappia però coinvolgere anche la cittadinanza.

In modo che i candidati - Giovanelli assieme a chiunque altro sia in campo - possano dibattere ed esporre pubblicamente le proprie idee per la rinascita di Urbino e in modo che la coalizione possa toccare con mano le rispettive capacità e differenze. Affrontando in maniera ancora più unitaria e con maggiore cognizione di causa e in piena coscienza, ma anche con senso di responsabilità, il peso di una decisione delicatissima dalla quale dipende il futuro di tutti e tutte noi.

Urbino,03.01.2024