domenica 10 dicembre 2023

I DATI IMPIETOSI DI CNA CONFERMANO IL DRAMMA DI URBINO: PER FERMARE LE POLITICHE DEL DECLINO DELLA DESTRA UNIAMO TUTTE LE FORZE DEMOCRATICHE

I dati pubblicati qualche giorno fa da CNA confermano i risultati di altri studi già noti e descrivono i contorni di una situazione drammatica: per andamento demografico, indice di vecchiaia e ricambio della popolazione, debolezza della struttura economica e prevalenza della rendita, Urbino si trova sull’orlo del baratro.  Spopolamento e crisi economica sono problemi comuni ormai a molte realtà dell’entroterra ma a Urbino questi problemi si presentano in forme più gravi che altrove, a dimostrazione che le politiche delle destre peggiorano la situazione e che - come ripeteremo ogni giorno d'ora in avanti - ogni minuto che passa con la Giunta Gambini nelle stanze del Comune è un ulteriore colpo di piccone sul futuro della nostra città.  La splendida realtà che traboccava di vitalità e gioventù e invogliava gli studenti a rimanere e farsi cittadini non esiste più, sostituita da un grigio borgo chiuso in se stesso e geloso del proprio isolamento. E se questa tendenza non verrà invertita al più presto, da qui a pochi anni la città scenderà sotto i 10.000 abitanti e sarà popolata quasi esclusivamente da anziani.  E’ anche per questa ragione che le prossime elezioni saranno cruciali per la sopravvivenza stessa della città.  Vogliamo rassegnarci al declino e rinunciare a immaginare il futuro in cambio del rattoppo delle buche di qualche strada e della retorica provinciale di un “nuovo Rinascimento” che non è mai iniziato?  È ancora possibile sfuggire al declino e invertire la tendenza. È ancora possibile immaginare un modello di sviluppo alternativo che modernizzi la città e la vivifichi a partire dalla centralità dei servizi pubblici, i quali vanno sottratti alla gestione privatistica di gruppi di potere di fronte ai quali i cittadini hanno tutto da perdere (la vicenda Riceci e il comportamento di Marche Multiservizi insegna) e rispetto ai quali il Comune deve recuperare un ruolo determinante. Ma anche a partire dalle immense potenzialità ancora inespresse nel campo della cultura e della formazione, dalla scuola all'Università, e delle loro ricadute in termini di creazione di lavoro per i giovani (che devono avere il diritto di poter rimanere), di innovazione d'impresa e di capitale cognitivo ma anche di coscienza civica.  Il declino non è un destino. Uniamo le forze democratiche della città, liberiamo Urbino e proiettiamola nel futuro, facendone un centro di ricerca avanzata e un palcoscenico tecnologico permanente di iniziative e creatività e rendendola in tal modo più bella, più viva, più inclusiva e accogliente.

Sinistra per Urbino sostiene e partecipa alla coalizione delle forze democratiche per arrestare il progressivo ma veloce declino a cui le politiche della Giunta di destra ci stanno trascinando e per  dare  futuro e speranza alla nostra città.  

Sinistra per Urbino 8.12.23

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2023/12/11/sinistra-per-urbino-i-dati-impietosi-di-cna-conferma-il-dramma-di-urbino-per-fermare-le-politiche-del-declino-della-destra-uniamo-tutte-le-forze-democratiche/

https://www.vivereurbino.it/2023/12/11/i-dati-della-cna-confermano-il-dramma-di-urbino-per-fermare-il-declino-uniamo-le-forze-democratiche/222565/

dal Resto del Carlino del 10.12.23




lunedì 4 dicembre 2023

BASTA CHIACCHIERE, ORA SI FACCIA RIPARTIRE IL TRENO


 Sinistra per Urbino che si è sempre battuta per il ripristino della Fano-Urbino utilizzando l'attuale tracciato, è certamente felice che la stazione di Urbino riceva l'ambizioso premio Eurofer in quanto considerata ad "alta valenza storica, turistica, ambientale e archeologica". Tuttavia la manifestazione non può ridursi ad una parodia, oppure che i meriti si riducano alla valenza storica e archeologica, cioè un qualcosa più simile ad reperto del passato che ad un servizio efficiente ed attuale di mobilità per il presente.

Infatti, dopo decenni di battaglie per il suo ripristino seguiti alla chiusura nel gennaio del 1987, non si è più visto né un treno né un impegno serio da parte delle autorità.  

Quando le Istituzioni locali e nazionali, Comune, Regione, Governo,  erano in mano al Pd, era gioco facile da parte della Destra, allora all'opposizione, attribuire la mancata realizzazione del collegamento ferroviario all'ottusità e alla pervicacia ostilità del partito di governo, che utilizzava anche il disegno della ciclovia all'unico scopo di seppellire definitivamente il progetto del ripristino ferroviario. Ma ora  che da anni gli scranni del Comune, della Regione e da più di un anno del governo nazionale, sono occupati dalla Destra, e addirittura uno dei suoi principale esponenti, Salvini, siede al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e si è impegnato a far partire entro il prossimo anno l'opera faraonica, dannosa e dispendiosa del Ponte sullo Stretto, si assiste allo stesso tran tran, ai tanti convegni e premi, senza che si faccia un passo concreto in avanti perché il treno possa tornare a correre tra la costa ed Urbino. 

Ora il tempo è scaduto. Non ci sono più scuse. Non servono pretesti da accampare per rinvii sine die. Se si vuol far ripartire il treno bisogna farlo da ora e da subito. Diversamente la Destra che ne ha fatto un'arma della propaganda per le sue campagne elettorali, dovrà risponderne ai cittadini ed essere sbugiardata per utilizzare argomenti falsi al fine di ingannare i cittadini, carpirne la fiducia e il consenso. E questa non è democrazia, ma populismo a buon mercato.

L'amore che nutriamo per Urbino ci rende orgogliosi ogniqualvolta la città riceve un premio. Tuttavia questo premio alla stazione di Urbino ci fa sorridere o meglio piangere alla vista del disastro ambientale che si è procurato alla Comunità e all'intera umanità, visto che Urbino è un sito Unesco. Gli spazi della Stazione del Treno, simbolo di un mezzo di mobilità ecologico, strumento della tanto declamata transizione ambientale,  che sa unire passato, presente e futuro, un pezzo di arredamento di una bellissima vallata, da valorizzare e da inserire in ogni illustrazione della città, sono stati fagocitati da una fabbrica di armi, da una fabbrica che produce morte e alimenta quelle guerre che devastano il mondo, alterando con il fossile il clima del pianeta. Dov'è finita la stazione? Sindaco e Giunta come avete permesso un simile disastro? Ma che premio va dato al governo di una città che favorisce la devastazione di un luogo come la stazione ferroviaria che dovrebbe costituire la premessa per ogni rinascita della città? 

Abbiamo apprezzato la marcia del nostro Arcivescovo in difesa di Riceci e contro la discarica. E' stato un gesto molto significativo che certamente è servito ad avvicinare i cittadini ad una Chiesa che per troppi anni è stata silente di fronte ai drammi delle nostre Comunità. Sarebbe auspicabile un pari interessamento per il ripristino del nostro caro Treno, per la salvaguardia ambientale della vallata, per un ammonimento che faccia seguito alle parole di Papa Francesco  nei confronti dei fabbricanti di armi: "fabbricano la morte, sono mercanti di morte, che fanno questa mercanzia di morte. Che il timore di Dio faccia loro comprendere che un giorno tutto finisce e che dovranno rendere conto a Dio”.

https://www.vivereurbino.it/2023/12/04/sinistra-per-urbino-basta-chiacchiere-ora-si-faccia-ripartire-il-treno/218990/

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2023/12/04/sinistra-per-urbino-basta-chiacchiere-ora-si-faccia-ripartire-il-