I dati pubblicati qualche giorno fa da CNA confermano i risultati di altri studi già noti e descrivono i contorni di una situazione drammatica: per andamento demografico, indice di vecchiaia e ricambio della popolazione, debolezza della struttura economica e prevalenza della rendita, Urbino si trova sull’orlo del baratro. Spopolamento e crisi economica sono problemi comuni ormai a molte realtà dell’entroterra ma a Urbino questi problemi si presentano in forme più gravi che altrove, a dimostrazione che le politiche delle destre peggiorano la situazione e che - come ripeteremo ogni giorno d'ora in avanti - ogni minuto che passa con la Giunta Gambini nelle stanze del Comune è un ulteriore colpo di piccone sul futuro della nostra città. La splendida realtà che traboccava di vitalità e gioventù e invogliava gli studenti a rimanere e farsi cittadini non esiste più, sostituita da un grigio borgo chiuso in se stesso e geloso del proprio isolamento. E se questa tendenza non verrà invertita al più presto, da qui a pochi anni la città scenderà sotto i 10.000 abitanti e sarà popolata quasi esclusivamente da anziani. E’ anche per questa ragione che le prossime elezioni saranno cruciali per la sopravvivenza stessa della città. Vogliamo rassegnarci al declino e rinunciare a immaginare il futuro in cambio del rattoppo delle buche di qualche strada e della retorica provinciale di un “nuovo Rinascimento” che non è mai iniziato? È ancora possibile sfuggire al declino e invertire la tendenza. È ancora possibile immaginare un modello di sviluppo alternativo che modernizzi la città e la vivifichi a partire dalla centralità dei servizi pubblici, i quali vanno sottratti alla gestione privatistica di gruppi di potere di fronte ai quali i cittadini hanno tutto da perdere (la vicenda Riceci e il comportamento di Marche Multiservizi insegna) e rispetto ai quali il Comune deve recuperare un ruolo determinante. Ma anche a partire dalle immense potenzialità ancora inespresse nel campo della cultura e della formazione, dalla scuola all'Università, e delle loro ricadute in termini di creazione di lavoro per i giovani (che devono avere il diritto di poter rimanere), di innovazione d'impresa e di capitale cognitivo ma anche di coscienza civica. Il declino non è un destino. Uniamo le forze democratiche della città, liberiamo Urbino e proiettiamola nel futuro, facendone un centro di ricerca avanzata e un palcoscenico tecnologico permanente di iniziative e creatività e rendendola in tal modo più bella, più viva, più inclusiva e accogliente.
Sinistra per Urbino sostiene e partecipa alla coalizione delle forze democratiche per arrestare il progressivo ma veloce declino a cui le politiche della Giunta di destra ci stanno trascinando e per dare futuro e speranza alla nostra città.
Sinistra per Urbino 8.12.23
https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2023/12/11/sinistra-per-urbino-i-dati-impietosi-di-cna-conferma-il-dramma-di-urbino-per-fermare-le-politiche-del-declino-della-destra-uniamo-tutte-le-forze-democratiche/
https://www.vivereurbino.it/2023/12/11/i-dati-della-cna-confermano-il-dramma-di-urbino-per-fermare-il-declino-uniamo-le-forze-democratiche/222565/
dal Resto del Carlino del 10.12.23