sabato 23 novembre 2024

SINISTRA PER URBINO. A FIANCO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI DEI COLLEGI UNIVERSITARI.

 É trascorso un anno da quando le lavoratrici e i lavoratori dei Collegi hanno gridato al cielo di Urbino la loro condizione di sfruttati ma, a parte Sinistra per Urbino, nessuno, né le autorità competenti, nè gli assessori, nè i partiti presenti in Consiglio Comunale, hanno fatto proprie queste istanze e rivendicazioni  per migliorare le condizioni di lavoro.

Ma la  situazione delle lavoratrici e dei lavoratori stride fortemente con quello che governo nazionale e governo locale vogliono rappresentare. Ci dicono ogni giorno che siamo un paese civile dove i diritti del lavoro e i diritti umani sono sacrosanti e garantiti, siamo tra i sette paesi più ricchi della Terra, ma ad Urbino tutto ciò non appare.

Queste lavoratrici e questi lavoratori hanno diritto ai permessi per motivi familiari o per visite mediche, garantiti dalla normativa senza che appaiano come gentile concessione del datore di lavoro? Hanno diritto alle ferie nelle modalità di tutti i lavoratori? Hanno diritto a godersi la festività domenicale senza ricevere ordini di servizio per il giorno successivo?  Sono in possesso di un contratto di lavoro e di un mansionario che vincoli lavoratore e datore di lavoro?

Sinistra per Urbino si batte per farla finita con gli appalti e subappalti di imprese, spesso anche inadeguate per dimensione, che  approfittano dell‘atavica carenza di lavoro delle nostre zone per imporre condizioni di lavoro che somigliano a condizioni servili. Le lavoratrici e i lavoratori che da circa 15 anni prestano servizio in ditte appaltatrici per conto dell' Erdis, per servizi di lavoro che non sono temporanei, ma che sono permanenti e a cui l'Erdis non può rinunciare, avranno pur diritto ad essere assunti in pianta stabile dall'Ente?

E infine basta con i salari da fame, basta con il lavoro sfruttato pagato una miseria. Infatti lo stipendio base delle lavoratrici e dei lavoratori dei Collegi  è inferiore ai cinque euro all’ora! Il loro salario, poco decoroso, viene inoltre decurtato dalla cassa integrazione in cui la Ditta li ha collocati  per cinque ore riducendo l'orario lavorativo a 25 ore settimanali.

Sinistra per Urbino si batte affinché tutti i lavoratori abbiano diritto ad un salario non inferiore a dieci euro all‘ora e  gli enti pubblici - Comune, Università, Erdis, Ospedale ecc. -  se costretti ad affidare  determinati lavori pro tempore a ditte esterne,  pretendano che nel bando la paga oraria dei contratti di lavoro dei dipendenti non sia inferiore a 10 euro.

Basta con salari da fame, basta con condizioni di lavoro avvilenti, rendiamo dignitoso ogni posto di lavoro!


Sinistra per Urbino

https://www.vivereurbino.it/2024/11/24/sinistra-per-ubino-a-fianco-delle-lavoratrici-e-dei-lavoratori-dei-collegi-universitari/384038



lunedì 18 novembre 2024

VOCI DALLA PALESTINA

 Grande successo, venerdì  15 novembre, della prima giornata della due giorni di solidarietà con la Palestina  promossa da Sinistra per Urbino e organizzata da numerose associazioni, movimenti e partiti tra cui l'Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, Emergency, Refugees Welcome Italia,   Gaza FreeStyle, Children First, Mediterranea, Anpi, Arci, Partito Comunista Italiano, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Urbino Rinasce, Movimento 5Stelle, Squola Spazio Pubblico Autogestito di Pergola e Scout Cngei Fermignano. Gremita la Sala degli Incisori che ha ospitato l’iniziativa. Alla presidenza Andrea Fioretti, Paola Liberto Alessia Balducci e Yusef Salman. Paola Liberto, di Sinistra per Urbino, per conto di tutti gli organizzatori, ha introdotto il tema e le finalità della manifestazione sottolineando le violazioni del diritto internazionale e umanitario da parte di Israele. Hanno preso la parola il medico Yousef Salman della Mezzaluna Rossa di Gaza, Farid Adly, giornalista italo-libico, direttore dell’Agenzia stampa bilingue Anbamed, Alessandra Fabretti di Agenzia Dire, Othmane Yassine, consigliere comunale di Fermignano e collegato in video-conferenza l’attore e scrittore Moni Ovadia.

Un dibattito incalzante, un appello pressante alla mobilitazione per il cessate il fuoco, per l'apertura agli aiuti umanitari a Gaza, per la raccolta fondi a scopi sanitari e alimentari, per il riconoscimento dello Stato Palestinese. Molto interessante l’intervento di Moni Ovadia sui precedenti storici del sionismo e della  formazione dello Stato di Israele, la denuncia del regime di occupazione e della violazione dei diritti umani, le manipolazioni della stampa - palestinesi uguale terroristi - e la strumentalizzazione della Shoah. «Israele non è una democrazia e i coloni non hanno alcun legame storico con il territorio palestinese e – ha concluso – dobbiamo rispondere sul piano della verità e della realtà». A nome degli organizzatori, accompagnato da un generale applauso, al termine della serata è stato lanciato un appello perché anche il Consiglio Comunale di Urbino voti per il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Al termine della manifestazione gli stessi temi e lo stesso appello sono stati rilanciati in Piazza della Repubblica dall'intervento di Yasmin Dabash, per la liberazione di Tiziano Lovisolo arrestato a Roma il 5 ottobre durante la manifestazione nazionale per la Palestina, e durante il concerto di “Macchia” sono stati raccolti i primi fondi da destinare agli aiuti sanitari ai bambini della Mezzaluna Rossa palestinese.

L'iniziativa si è conclusa con un forte appello per riempire le strade di Roma alla manifestazione nazionale del 30 novembre a cui Urbino non può non rispondere.

La due giorni di solidarietà è poi proseguita sabato 16 nov. con banchetti di materiale informativo, vendita di prodotti artigianali, solidali e di gastronomia biologica, musica, balli, laboratori per bambini, presso la Rampa di Francesco di Giorgio Martini, dove era possibile documentarsi con la mostra "Palestina con altri occhi" a cura dell'Arci. 

Tutto il ricavato raccolto sarà devoluto al Fondo "S.O.S. Gaza" a favore della Mezzaluna Rossa di Gaza per curare i bambini palestinesi feriti, per l'acquisto di medicine, prodotti e strumenti medicali,  per esprimere un gesto di solidarietà ad un popolo tanto martoriato. Perché la luce non si spenga, e l'attenzione non diminuisca di fronte all'aggravarsi e all'inasprirsi della violenza israeliana. A Gaza non c'è cibo, non c'è acqua, non ci sono medicine, gli ospedali sono distrutti, continuano i bombardamenti sulla popolazione civile. Non c'è pace, non c'è giustizia. Siamo solidali, facciamo sentire il nostro orrore per quanto succede a Gaza, di fronte al genocidio di cui è vittima il popolo palestinese!!!

Sinistra per Urbino

https://www.vivereurbino.it/2024/11/19/voci-dalla-palestina-a-urbino-due-giorni-di-solidariet-con-la-palestina/380064

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/11/18/sinistra-per-urbino-due-giorni-di-solidarieta-con-la-palestina/




giovedì 30 maggio 2024

 A FIANCO DELLE LAVORATRICI DEI COLLEGI PER UN SALARIO DIGNITOSO. 

Le lavoratrici della Team Service Coop che effettuano i lavori di pulizia dei Collegi universitari si trovano in una difficile situazione. Dopo che i vertici di Erdis Marche hanno ridotto i lavori affidati alla Coop da 30 a 25 ore, i lavoratori sono stati messi in cassa integrazione con una sensibile riduzione dello stipendio e con una aggravio della fiscalità generale. 

Il servizio che prima veniva esercitato dai lavoratori della cooperativa è stato così suddiviso da Erdis: le lavoratrici puliscono gli spazi comuni mentre gli altri sono lasciati all'autogestione degli studenti, con tutte le conseguenze che sono facilmente immaginabili sul piano dell’ igiene.

E’ peggiorata la situazione dei Collegi, con le politiche di esternalizzazione e con la corsa al costo del lavoro più basso. 

E’ peggiorata, soprattutto, la condizione di queste lavoratrici, i quali hanno dovuto subire una riduzione di stipendio.

Ora sta per terminare il periodo di cassa integrazione, ed Erdis Marche come si comporterà per garantire lavoro e salario alle lavoratrici?  Si ritornerà al vecchio orario con l'integrazione delle 6 ore poi poste in cassa integrazione? Si proseguirà con la CIG, Cassa Integrazione per un altro periodo con ulteriori riduzioni dei salari ? Si procederà ad un nuovo orario di lavoro con le sole 25 ore? Si vorrà imporre a tutti i lavoratori  l'orario giornaliero spezzato, creando non pochi problemi per le lavoratrici mamme, che non sanno a chi far seguire i propri figli nel pomeriggio? 

Con quest'ultima opzione si creano serie difficoltà per le giovani mamme: sarà difficile per loro conciliare lavoro e impegni familiari, e diventerà probabile la rinuncia al lavoro.  

E' un dato di fatto: ancora ai nostri giorni il lavoro femminile non gode di nessuna garanzia reale. 

Le lavoratrici sono in ansia, è in gioco il loro lavoro e la loro retribuzione. E non stiamo parlando di salari decorosi ma di una paga di 7 euro lordi all'ora. 

Siamo di fronte a lavoratrici sfruttate e umiliate, a famiglie in difficoltà.

Siamo di fronte, infine, a una gestione di Erdis che rappresenta un ulteriore fallimento del governo della Regione: incapace di assicurare un servizio decoroso agli studenti e un salario dignitoso ai lavoratori.

Sinistra per Urbino ha inserito nel suo programma il salario minimo di 10 euro per tutti i contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione comunale e per tutti i contratti dei lavoratori delle ditte a cui l'Ente comunale darà in appalto determinati lavori. Basta con i salari di fame !! Salario dignitoso e decoroso per tutti i lavoratori !!

Sinistra per Urbino farà di tutto per portare la voce dei lavoratori e delle lavoratrici  in Consiglio comunale. Così come si impegna per saldare in una lotta comune e a partire da comuni interessi le loro sacrosante rivendicazioni con quelle di tanti ragazzi e ragazze che si battono per il diritto allo studio.

Urbino 30.5.24




lunedì 25 marzo 2024

SINISTRA PER URBINO. INCONTRO CON LA SINISTRA DELLA CITTA'

 Intensa riunione di lavoro ieri per Sinistra per Urbino, per fare il punto sulla lista e sulla campagna elettorale.

Abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti e tutte voi, per raggiungere due obiettivi importanti ma non semplici: liberare la città contribuendo alla vittoria di Federico Scaramucci e riportare la sinistra in consiglio comunale.

Noi non abbiamo partiti nazionali che possano aiutarci. Non abbiamo parlamentari o ex ministri che facciano propaganda al posto nostro risparmiandoci la fatica. Non abbiamo soldi per pagare le inserzioni pubblicitarie. Non abbiamo cariche o poltrone da sfruttare per avere visibilità. 

Se volete darci una mano, in qualsiasi modo abbiate la possibilità di farlo - candidature per allargare la lista, anzitutto, ma anche per i banchetti di propaganda, raccolta firme, comizi, testi di riflessione, foto e quant'altro -, contattateci tramite questa pagina o via WhatsApp al 3470734569.

Urbino 23 marzo 2023






Sinistra per Urbino alle elezioni comunali 2024

 Sinistra per Urbino - che dal 2009 unisce la sinistra d'alternativa, compagni e compagne senza riferimenti di partito, donne e uomini disposti a impegnarsi per rendere migliore la loro città - sarà presente alle elezioni comunali 2024 con la propria lista di candidati e candidate e con il proprio simbolo, nell’ambito della coalizione che sostiene Federico Scaramucci.

La situazione di emergenza provocata da troppi anni di gambinismo rende necessario unire tutte le forze democratiche per risollevare una città in declino demografico, economico, culturale e civile e per delineare un diverso progetto di sviluppo. La vittoria della coalizione di centrosinistra, premessa per l’avvio di una nuova auspicabile stagione politica, è pertanto il nostro primo obiettivo. Al tempo stesso, ci proponiamo però di rappresentare e rafforzare il più possibile la componente di sinistra della coalizione e di vigilare sul rispetto e la realizzazione dei punti programmatici più qualificanti, senza i quali ben poco cambierebbe.

La lotta contro la discarica di Riceci e contro ogni discarica e inceneritore e la ripubblicizzazione dei servizi locali, con il superamento di Marche Multiservizi attraverso una società consortile che gestisca i beni comuni in house e li restituisca alla collettività (secondo lo spirito del disatteso referendum sull’acqua e come avviene gia altrove a normative vigenti), è il punto principale del nostro programma. Proprio questo nuovo consorzio dei beni comuni potrebbe essere, oltretutto, il punto di partenza di una più vasta unione territoriale che darebbe forza e coesione al sistema dei Comuni del Montefeltro nei confronti della zona costiera della provincia.

Ci battiamo però in generale contro le privatizzazioni e le esternalizzazioni e per recuperare la centralità dei servizi pubblici.

La sanità, in primo luogo, così bistrattata in questa Regione e soprattutto nell’entroterra: l’ospedale di Urbino deve essere adeguatamente finanziato e salvaguardato da una privatizzazione strisciante che penalizza sia i pazienti che il personale medico e infermieristico.

Ma vanno rimesse al centro dell’azione amministrativa anche la scuola, a partire dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia, e l’intera filiera della formazione, da quella professionale a quella universitaria. Questi settori costituiscono la vera “industria” della città. Se il Comune saprà farsi promotore di una riflessione pedagogica complessiva e riavviare un confronto costante con i dirigenti scolastici e gli organi accademici - avviando una programmazione virtuosa che Gambini ha sempre rifiutato, come dimostrano sia la vicenda dell’accorpamento degli istituti scolastici, sia la pressoché totale mancanza di rapporti con l’Università -, possono essere la piattaforma per un suo possibile rilancio (anche in termini di formazione altamente qualificata e di attrattività per investimenti economici ad alto valore aggiunto in termini di capitale cognitivo e dunque per sottrarre i nostri giovani al ricatto dell’emigrazione).

Per rompere l’isolamento della città e del suo territorio, da sempre proponiamo l’allestimento di una moderna via di collegamento verso Pesaro e il recupero della ferrovia.

Per dare respiro alle frazioni e ricucirle al centro, invece, proponiamo non parole ma cose concrete: l’istituzione dei Consigli di frazione, l’apertura di centri di aggregazione per tutte le età e l’istituzione di uno sportello comunale per il disbrigo delle pratiche per almeno un giorno a settimana in ciascuna di esse.

Per dare sostegno alle fasce più in difficoltà della popolazione, proponiamo il rilancio dell’edilizia pubblica, un fondo di garanzia per i giovani e più accentuate misure di esenzione fiscale.

E’ il ripensamento integrale delle politiche culturali, però, che può essere a nostro avviso il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, sia sul piano ambientale che su quello sociale e generazionale. Per storia, esperienza e dotazione artistica, Urbino ha le potenzialità per ricoprire un ruolo di irradiamento e attrazione culturale in ambito nazionale e internazionale. L'arte e la cultura – con l'apertura di un centro multimediale alla Data che funzioni anche come uno spazio pubblico di dibattito e un osservatorio permanente sulla città, l’organizzazione di eventi altamente qualificati disseminati tra centro e frazioni ma anche con la rivivificazione del tessuto associazionistico cittadino – possono risvegliarla a nuova vita, dopo l’infausta stagione sgarbiana. Anche il turismo ne riceverebbe una decisiva riqualificazione.

Giustizia sociale, difesa coerente dell’ambiente, pace, inclusione dei migranti, antifascismo, emancipazione femminile, rifiuto del razzismo, diritti civili e riconoscimento di tutte le identità: se gli elettori e le elettrici ce ne daranno la forza e riusciremo a portare un nostro candidato o una nostra candidata in Consiglio comunale, cercheremo di dare voce alle istanze dei più deboli e degli esclusi ma cercheremo anche di portare nel dibattito cittadino le grandi tematiche globali che incidono sulla vita quotidiana di tutti e tutte noi.

La città ha bisogno di un netto cambiamento. Sin dalle prime riunioni del Tavolo della coalizione, noi di Sinistra per Urbino abbiamo dato un importante contributo di idee e proposte, con spirito unitario ma tenendo sempre fermi i nostri principi, la nostra autonomia e la nostra libertà da ogni condizionamento. Con questo atteggiamento costruttivo ci rivolgiamo ai compagni e alle compagne di ex Art. 1, assieme ai quali presentammo una lista alle elezioni del 2019 (quando insieme candidammo Donato Demeli), e ci rivolgiamo a Oriano Giovanelli, che proprio Sinistra per Urbino aveva proposto come candidato sindaco della coalizione: se vorranno unirsi a noi in un'unica lista delle sinistre, affiancando il loro simbolo al nostro e arricchendo il programma, questa proposta comune - che è anche l'esito naturale di un percorso - sarà ancora più forte, per il bene della città e delle idee di progresso sociale e civile.

Un’immagine colpisce il visitatore che arrivi oggi a Urbino da S. Lucia: privi di alternative, decine di ragazzi e ragazze adolescenti passano il loro tempo all’ombra di un’orrenda gru che fa a gara in altezza con i torricini del Palazzo Ducale, facendo su e giù negli spazi anonimi di un inutile centro commerciale; terminato il canonico giro museale e dopo aver goduto delle bellezze e forse anche dei sapori della città, questo visitatore si trova poi soffocato dal nulla e va subito via.

Tra cinque anni tutto questo dovrà essere soltanto un brutto ricordo e con la vittoria del centrosinistra e con Federico Scaramucci sindaco la città dovrà tornare a esplodere di vitalità e iniziative.

Urbino 22.marzo 2024

https://www.vivereurbino.it/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-la-citt-dovr-tornare-a-esplodere-di-vitalit-e-iniziative/246033/

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-2024/


dal Resto del Carlino 24 marzo

DOPO LE AUDIZIONI DI DELLA BETTA E MAZZOLI: RICECI INSEGNA, BASTA CON L'AFFARISMO SUI RIFIUTI.

 Continua il lavoro della Commissione “ecomafie” del Parlamento italiano e continua inesorabile

l’iter autorizzativo che riteniamo si sarebbe dovuto già interrompere.

Abbiamo potuto sentire fra le domande poste dai deputati una richiesta di delucidazioni su alcuni aspetti legati a interessi economici collaterali tra un rappresentante dell’amministrazione cittadina e il rappresentante nel CDA di MarcheMultiServizi nominato dalla provincia e poi dimesso/fatto dimettere.

 Questa richiesta di chiarimenti, su cui non abbiamo elementi per poter dare giudizi sugli aspetti legali, apre però un grande caso sulla convergenza di interessi economici che scavalca di fatto ogni appartenenza politica. Le audizioni di Della Betta e Mazzoli contraddicono precedenti dichiarazioni, smentiscono  le interviste comparse sulla stampa e le stesse audizioni rilasciate da parte di altri protagonisti della vicenda.

Ormai è un groviglio di dichiarazioni nelle quali ciascuno dei protagonisti smentisce l'altro e quanto detto in precedenza, nel puerile gioco dello scaricabarile e del negare di aver messo le dita nel vasetto della marmellata quando è evidente che tutti hanno le dita sporche.

A Riceci gli interessi sono economici. La discarica a Riceci non è pensata per il bene dei cittadini, non è pensata per mettere una toppa alla mancata programmazione delle discariche “pubbliche”, non è pensata per migliorare l’attrattività dell’entroterra.

Nella questione Riceci  è evidente che se non ci fosse stata l‘iniziativa da parte dei cittadini sensibilizzati da ambientalisti come Francesco Veterani, Antonio Santini, Simonetta Bellucci e tanti altri, che hanno cercato anche il dialogo con le istituzioni e con i partiti politici, se non si fosse mossa l’opinione pubblica,  aperta una discussione e un percorso di progettualità per impedire un modello di gestione affaristico della “cosa pubblica”, ad oggi ci sarebbe già la discarica. 

Se il Cda di MMS sapeva tutto già a metà ottobre del 2022, e si è proceduto con atti formali

all'ingresso di MMS in Aurora e il rappresentante del Comune di Urbino ha informato il Sindaco

dei passi formali per la costruzione della discarica, perché Gambini ha taciuto ai suoi

concittadini che adiacente al territorio comunale si sarebbe realizzata una discarica da 5 milioni

di metri cubi di rifiuti da abbancare in 25 anni?  Perché il primo Consiglio comunale sulla

vicenda, e solo dopo le continue proteste delle popolazioni, avviene nel giugno del 2023?  E'

vero che Gambini in Commissione ha dichiarato che lui non è contrario alla discarica ma ciò non

gli dà l‘autorità di nascondere ai cittadini un fatto così importante. E' questa la democrazia della

destra e del sindaco Gambini? E questa la trasparenza dell‘ “uomo solo al comando“?

Il nostro scopo è quello di riportare in ambito pubblico la gestione dei servizi essenziali, la base

per tornare ad offrire servizi adeguati e rispettosi nei riguardi di chi con le sue bollette e con le

tasse, li mantiene.

Far rifiorire Urbino è un progetto di ampio respiro, che coinvolge l’ambiente tanto quanto l’offerta culturale, l’intrattenimento culturale per giovani che possano ritenere ancora attrattiva la nostra città, e decidano così di poter essere parte della nostra comunità.

Da Riceci riparte con vigore il progetto di un laboratorio a Urbino della buona politica partecipata, che sappia interpretare il sentimento comune con cui misurarsi. Riceci non s’ha da fare, e troverà contrari tantissimi urbinati che non vogliono affacciarsi dalle mura e vedere una valle sbancata per far spazio all‘ immondizia che non è nostra e che ci possiamo risparmiare spronando l’industria locale affinché percorra assieme a noi una strada che punti dritta verso l’economia circolare per redistribuire sul territorio ricchezze invece di concentrarle in pochissime mani. 

Urbino può salvaguardare il suo territorio solo con una gestione pubblica dei rifiuti e dell'acqua mediante la costituzione di una società interamente pubblica idonea per l'affidamento in house. Basta speculazioni sui rifiuti e sull'acqua. 

Sinistra per Urbino 8 marzo 2023

https://www.vivereurbino.it/2024/03/09/dopo-le-audizioni-di-della-betta-e-mazzoli-riceci-insegna-basta-con-laffarismo-sui-rifiuti/237633/



IL CASO RICECI E' L'EMBLEMA DI UNA PARTITA TRA I POTERI (DAL RESTO DEL CARLINO DEL 5 MARZO 2024)

 





Dietro le quinte dell'affaire Riceci, dietro il gioco vergognoso dello scaricabarile, si stanno combattendo almeno due partite delicatissime.

Voi pensate che il problema sia la discarica, o la salute dei cittadini?

Non è così. Di queste cose non importa niente a nessuno.

La prima partita è quella elettorale: nessuno vuole passare per inquinatore e ognuno vuole dare la colpa all'altro cercando di cancellare le impronte digitali o addirittura di ottenerne un vantaggio.

La seconda partita è una vera e propria guerra per il controllo di Marche Multiservizi e in generale per ridefinire i rapporti tra politica e potentati economici in provincia e i loro assetti nei diversi territori comunali.

A noi però non interessa se vincerà Ricci o vinceranno le destre, questo o quel partito, questa o quella cordata di interessi, e chi metterà le mani sul CDA di MMS.

Non ci interessa mettere un nostro rappresentante al posto di qualcun altro.

Non ci interessa nemmeno cavalcare strumentalmente questa vicenda per farci propaganda e farci vedere in favore di telecamere. 

A noi interessa la terza partita, che è quella più importante di tutte ma che non sembra interessare a nessun altro.

È la partita tra interessi generali e interessi privati, tra i cittadini e i privilegi dei potenti, la partita tra i diritti dei deboli e la prepotenza dei forti, tra chi vuole un servizio e paga le tasse e le bollette e chi vuole il monopolio di una facile rendita.

C'è un solo modo per impedire questa e altre Riceci: la proprietà e la gestione dei servizi locali nell'ambito territoriale, dall'acqua ai rifiuti, devono essere in capo a una società consortile  interamente pubblica, fuori dal mercato, idonea per l'affidamento in house. E questa società deve coinvolgere i cittadini attraverso assemblee consultive e/o altri metodi di partecipazione alle decisioni strategiche.