SINISTRA PER URBINO. CONTINUANO LE PERDITE DALLA RETE IDRICA
Mentre si continua a discettare sulla fantasiosa grande diga sul Candigliano, un obbrobrio architettonico paesaggistico e un grave danno per l'entroterra, la rete idrica cittadina continua a perdere centinaia di litri confermando la sua permeabilità come un colabrodo. Alcuni residenti di Mazzaferro ci segnalano che in via Sacco e Vanzetti, si è registrato di recente l'ennesimo buco nella rete idrica con ingente perdita di acqua buona, quella che entra nelle nostre case, che ha necessitato di un intervento dopo alcuni giorni di perdita dell'oro blu, nella stessa area che aveva subito altre rotture nei mesi precedenti.
Quando si comincerà a mettere mano al rifacimento di una rete idrica nuova visto le ingenti perdite di quella attuale ? Invece di studiare fantasmagorici sbarramenti del Candigliano, perchè non si comincia a rifare le condutture cittadine, magari un pezzo alla volta per diminuire la percentuale di perdite provinciali di circa 1/3? Il sindaco, la giunta di destra che hanno subito sposato il progetto della diga senza ascoltare le popolazioni locali, sono consapevoli che se si andrà a costruire una diga con ingenti esborsi di capitali si continueranno a disperdere, ingenti quantità d'acqua potabile, (secondo il sito openpolis che riporta i dati Istat del 2015 la rete idrica urbinate perderebbe lungo il tragitto una percentuale impressionante), la stessa acqua accumulata con la diga, prima che arrivi ai rubinetti di casa? Continueremo ad utilizzare l'acqua pregiata del Monte Nerone per gli sciacquoni della provincia? Perché chi occupa poltrone e centri decisionali non prende in considerazione i numerosi suggerimenti e proposte alternative e meno costose, non impattanti, e a salvaguardia del territorio e dei suoi residenti, avanzate da Sinistra per Urbino e dalle associazioni ambientaliste ?
Pulizia degli invasi esistenti, politiche per favorire l'uso di acqua di recupero di acque reflue grigie per usi non potabili (pensiamo all'estate, soprattutto sulla costa, a quanta acqua pura viene utilizzata per usi non igienico/alimentare), con la realizzazione in centri abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni di reti duali, con la creazione di piccoli invasi dove si registrano i maggiori disagi estivi, con la vigilanza contro le captazioni illegali e l'inquinamento delle acque nei corsi d'acqua, politiche per tecnologie innovative sostenibili nell'irrigazione in agricoltura, la coltivazione di specie agricole a ridotto consumo idrico, stop al consumo di suolo, ecc., fino ad interventi di desalinizzazione sui centri costieri, sono gli interventi proposti da anni dal mondo ambientalista.
E il Pd urbinate? Che pensa della diga? Sarebbe auspicabile tradurre i buoni propositi in prese di posizione comuni con le tesi ambientaliste, dal tema della gestione dell'acqua a tutti gli altri, a cominciare dal ripristino della ferrovia Fano – Urbino.
L'acqua è un bene comune, è l'oro blu della contemporaneità, una risorsa che sarà sempre più rara e difficile da utilizzare. Bisogna uscire dalla logica dei consumi illimitati e degli sprechi, dalla logica del massimizzare il valore a breve termine per gli azionisti e la soddisfazione immediata del cliente consumatore. Come bene comune l'acqua deve tornare sotto la gestione pubblica, fuori dalle logiche di profitto, nel rispetto del risultato referendario ignorato e tradito da tutti gli attuali partiti parlamentari, dalla estrema destra al Pd e i suoi alleati. Il risultato del referendum del 12 e 13 giugno 2012 con la vittoria dei promotori per l'acqua pubblica, risultato reso nullo dai partiti parlamentari, è tutt'oggi una grave ferita per uno Stato che si proclama democratico e dichiara di rispettare la volontà popolare: si continua ad ignorare il risultato del referendum, espressione della democrazia diretta e dell'esercizio della sovranità popolare.
SINISTRA PER URBINO