La siccità estiva determinata dai cambiamenti climatici, questa estate ha creato disagi e ha prodotto la proposta da parte di autorevoli esponenti del Pd della costa e dei vertici di MMS di costruire un nuovo grande invaso nell'entroterra per sbarrare le acque del Candigliano.
Sinistra per Urbino non crede che una nuova gigantesca opera possa essere utile al territorio dell'entroterra, anzi rischia di essere un pesante e grave danno ambientale. Ritiene invece che sia utile intervenire sulle perdite della rete idrica, (anche ad Urbino le strade di zone abitate sono disseminate di toppe, spesso una accanto all'altra, a testimonianza delle frequenti e numerose rotture, con ingenti perdite di acqua potabile), sulla pulizia degli invasi esistenti, con politiche per favorire l'uso di acqua di recupero per usi non potabili (pensiamo all'estate, soprattutto sulla costa, a quanta acqua pura viene utilizzata per usi non igienico/alimentare), con la realizzazione in centri abitativi, commerciali e produttivi di rilevanti dimensioni di reti duali, con la creazione di piccoli invasi dove si registrano i maggiori disagi estivi, con la vigilanza contro le captazioni illegali e l'inquinamento delle acque nei corsi d'acqua, con incentivi per politiche irrigue sostenibili in agricoltura - tecniche innovative, scelta delle specie da coltivare a ridotto consumo idrico, ecc. - fino ad interventi di desalinizzazione sui centri costieri.
Abbiamo sostenuto il referendum sull'acqua pubblica e non ne dimentichiamo l'eccezionale risultato, sebbene tutti i principali partiti di governo e di opposizione in Parlamento lo abbiano subito rimosso e ancora lo disattendono violando quei principi democratici costituzionali che esigono il rispetto della volontà popolare. Sinistra per Urbino è fermamente convinta che l'acqua è un bene comune sul quale vanno evitati sprechi e profitti privati.
L'opposizione alla diga sul Candigliano è l'occasione per riunire tutti gli ambientalisti della provincia, che negli ultimi tempi, purtroppo, si sono divisi su tante emergenze ambientali, dalla Ferrovia Fano - Urbino al Biodigestore di Talacchio, vanificando quell'unità e quella forza mobilitante che i temi ambientali richiedono.
Ci sorprende e ci indigna la notizia che il movimento politico "Dipende da noi" sia stato oggetto di minaccia di querela da parte di MarcheMultiServizi. Riteniamo che vada dato merito a "Dipende da noi" di aver posto l'attenzione sulle consistenti perdite di acqua potabile dalla pubblica rete idrica in un intervento contro la proposta della diga sul Candigliano. MMS è una società il cui presidente, Daniele Tagliolini, è un esponente del Pd, e auspichiamo che il confronto e anche lo scontro politico, possa essere garantito senza ricorrere ai tribunali e alla carta bollata. Una simile degenerazione avrebbe come conseguenza uno svilimento della dialettica politica e una ferita alla libertà di critica e di espressione con il coinvolgimento di esponenti di un partito che dice di voler difendere tali valori. Sinistra per Urbino esprime vicinanza e solidarietà a "Dipende da noi", di cui condivide l'opposizione alla proposta della diga e la critica per le ingenti perdite dalla rete idrica pubblica, e auspica il ritiro della minaccia.
Cosa pensa il PD di Urbino della gestione dell’acqua? Cosa pensa del comportamento di MMS? Sarebbe questa una prima occasione per dimostrare concretamente che ha riflettuto sugli errori del passato e intende farla finita con le politiche neoliberali e con il sostegno alle privatizzazioni per riportare alla buon’ora la barra a sinistra, come abbiamo chiesto nel nostro appello”.
Anche in questa occasione il sindaco di Urbino non si è lasciato perdere l'occasione per confermare la sua concezione del confronto politico, apprezzando la minaccia contro "Dipende da Noi". Non solo ma sostenendo la costruzione della diga, mostra poca attenzione agli interessi e alle esigenze delle popolazioni dell'entroterra. Un'altra occasione persa per favorire un confronto democratico e difendere le risorse naturali dell'entroterra.
27.09.21
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