Sinistra per Urbino - che dal 2009 unisce la sinistra d'alternativa, compagni e compagne senza riferimenti di partito, donne e uomini disposti a impegnarsi per rendere migliore la loro città - sarà presente alle elezioni comunali 2024 con la propria lista di candidati e candidate e con il proprio simbolo, nell’ambito della coalizione che sostiene Federico Scaramucci.
La situazione di emergenza provocata da troppi anni di gambinismo rende necessario unire tutte le forze democratiche per risollevare una città in declino demografico, economico, culturale e civile e per delineare un diverso progetto di sviluppo. La vittoria della coalizione di centrosinistra, premessa per l’avvio di una nuova auspicabile stagione politica, è pertanto il nostro primo obiettivo. Al tempo stesso, ci proponiamo però di rappresentare e rafforzare il più possibile la componente di sinistra della coalizione e di vigilare sul rispetto e la realizzazione dei punti programmatici più qualificanti, senza i quali ben poco cambierebbe.
La lotta contro la discarica di Riceci e contro ogni discarica e inceneritore e la ripubblicizzazione dei servizi locali, con il superamento di Marche Multiservizi attraverso una società consortile che gestisca i beni comuni in house e li restituisca alla collettività (secondo lo spirito del disatteso referendum sull’acqua e come avviene gia altrove a normative vigenti), è il punto principale del nostro programma. Proprio questo nuovo consorzio dei beni comuni potrebbe essere, oltretutto, il punto di partenza di una più vasta unione territoriale che darebbe forza e coesione al sistema dei Comuni del Montefeltro nei confronti della zona costiera della provincia.
Ci battiamo però in generale contro le privatizzazioni e le esternalizzazioni e per recuperare la centralità dei servizi pubblici.
La sanità, in primo luogo, così bistrattata in questa Regione e soprattutto nell’entroterra: l’ospedale di Urbino deve essere adeguatamente finanziato e salvaguardato da una privatizzazione strisciante che penalizza sia i pazienti che il personale medico e infermieristico.
Ma vanno rimesse al centro dell’azione amministrativa anche la scuola, a partire dagli asili nido e dalle scuole dell’infanzia, e l’intera filiera della formazione, da quella professionale a quella universitaria. Questi settori costituiscono la vera “industria” della città. Se il Comune saprà farsi promotore di una riflessione pedagogica complessiva e riavviare un confronto costante con i dirigenti scolastici e gli organi accademici - avviando una programmazione virtuosa che Gambini ha sempre rifiutato, come dimostrano sia la vicenda dell’accorpamento degli istituti scolastici, sia la pressoché totale mancanza di rapporti con l’Università -, possono essere la piattaforma per un suo possibile rilancio (anche in termini di formazione altamente qualificata e di attrattività per investimenti economici ad alto valore aggiunto in termini di capitale cognitivo e dunque per sottrarre i nostri giovani al ricatto dell’emigrazione).
Per rompere l’isolamento della città e del suo territorio, da sempre proponiamo l’allestimento di una moderna via di collegamento verso Pesaro e il recupero della ferrovia.
Per dare respiro alle frazioni e ricucirle al centro, invece, proponiamo non parole ma cose concrete: l’istituzione dei Consigli di frazione, l’apertura di centri di aggregazione per tutte le età e l’istituzione di uno sportello comunale per il disbrigo delle pratiche per almeno un giorno a settimana in ciascuna di esse.
Per dare sostegno alle fasce più in difficoltà della popolazione, proponiamo il rilancio dell’edilizia pubblica, un fondo di garanzia per i giovani e più accentuate misure di esenzione fiscale.
E’ il ripensamento integrale delle politiche culturali, però, che può essere a nostro avviso il motore di un nuovo sviluppo sostenibile, sia sul piano ambientale che su quello sociale e generazionale. Per storia, esperienza e dotazione artistica, Urbino ha le potenzialità per ricoprire un ruolo di irradiamento e attrazione culturale in ambito nazionale e internazionale. L'arte e la cultura – con l'apertura di un centro multimediale alla Data che funzioni anche come uno spazio pubblico di dibattito e un osservatorio permanente sulla città, l’organizzazione di eventi altamente qualificati disseminati tra centro e frazioni ma anche con la rivivificazione del tessuto associazionistico cittadino – possono risvegliarla a nuova vita, dopo l’infausta stagione sgarbiana. Anche il turismo ne riceverebbe una decisiva riqualificazione.
Giustizia sociale, difesa coerente dell’ambiente, pace, inclusione dei migranti, antifascismo, emancipazione femminile, rifiuto del razzismo, diritti civili e riconoscimento di tutte le identità: se gli elettori e le elettrici ce ne daranno la forza e riusciremo a portare un nostro candidato o una nostra candidata in Consiglio comunale, cercheremo di dare voce alle istanze dei più deboli e degli esclusi ma cercheremo anche di portare nel dibattito cittadino le grandi tematiche globali che incidono sulla vita quotidiana di tutti e tutte noi.
La città ha bisogno di un netto cambiamento. Sin dalle prime riunioni del Tavolo della coalizione, noi di Sinistra per Urbino abbiamo dato un importante contributo di idee e proposte, con spirito unitario ma tenendo sempre fermi i nostri principi, la nostra autonomia e la nostra libertà da ogni condizionamento. Con questo atteggiamento costruttivo ci rivolgiamo ai compagni e alle compagne di ex Art. 1, assieme ai quali presentammo una lista alle elezioni del 2019 (quando insieme candidammo Donato Demeli), e ci rivolgiamo a Oriano Giovanelli, che proprio Sinistra per Urbino aveva proposto come candidato sindaco della coalizione: se vorranno unirsi a noi in un'unica lista delle sinistre, affiancando il loro simbolo al nostro e arricchendo il programma, questa proposta comune - che è anche l'esito naturale di un percorso - sarà ancora più forte, per il bene della città e delle idee di progresso sociale e civile.
Un’immagine colpisce il visitatore che arrivi oggi a Urbino da S. Lucia: privi di alternative, decine di ragazzi e ragazze adolescenti passano il loro tempo all’ombra di un’orrenda gru che fa a gara in altezza con i torricini del Palazzo Ducale, facendo su e giù negli spazi anonimi di un inutile centro commerciale; terminato il canonico giro museale e dopo aver goduto delle bellezze e forse anche dei sapori della città, questo visitatore si trova poi soffocato dal nulla e va subito via.
Tra cinque anni tutto questo dovrà essere soltanto un brutto ricordo e con la vittoria del centrosinistra e con Federico Scaramucci sindaco la città dovrà tornare a esplodere di vitalità e iniziative.
Urbino 22.marzo 2024
https://www.vivereurbino.it/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-la-citt-dovr-tornare-a-esplodere-di-vitalit-e-iniziative/246033/
https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/03/22/sinistra-per-urbino-alle-elezioni-comunali-2024/
dal Resto del Carlino 24 marzo