Dietro le quinte dell'affaire Riceci, dietro il gioco vergognoso dello scaricabarile, si stanno combattendo almeno due partite delicatissime.
Voi pensate che il problema sia la discarica, o la salute dei cittadini?
Non è così. Di queste cose non importa niente a nessuno.
La prima partita è quella elettorale: nessuno vuole passare per inquinatore e ognuno vuole dare la colpa all'altro cercando di cancellare le impronte digitali o addirittura di ottenerne un vantaggio.
La seconda partita è una vera e propria guerra per il controllo di Marche Multiservizi e in generale per ridefinire i rapporti tra politica e potentati economici in provincia e i loro assetti nei diversi territori comunali.
A noi però non interessa se vincerà Ricci o vinceranno le destre, questo o quel partito, questa o quella cordata di interessi, e chi metterà le mani sul CDA di MMS.
Non ci interessa mettere un nostro rappresentante al posto di qualcun altro.
Non ci interessa nemmeno cavalcare strumentalmente questa vicenda per farci propaganda e farci vedere in favore di telecamere.
A noi interessa la terza partita, che è quella più importante di tutte ma che non sembra interessare a nessun altro.
È la partita tra interessi generali e interessi privati, tra i cittadini e i privilegi dei potenti, la partita tra i diritti dei deboli e la prepotenza dei forti, tra chi vuole un servizio e paga le tasse e le bollette e chi vuole il monopolio di una facile rendita.
C'è un solo modo per impedire questa e altre Riceci: la proprietà e la gestione dei servizi locali nell'ambito territoriale, dall'acqua ai rifiuti, devono essere in capo a una società consortile interamente pubblica, fuori dal mercato, idonea per l'affidamento in house. E questa società deve coinvolgere i cittadini attraverso assemblee consultive e/o altri metodi di partecipazione alle decisioni strategiche.
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