L'AUDIZIONE DEL SINDACO ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ECOMAFIE: UNA GIORNATA INFELICE PER L'IMMAGINE DEL COMUNE DI URBINO.
Il Sindaco Gambini, convocato dalla Commissione parlamentare sulle ecomafie per chiarire le opacità dell'affare Riceci, non ha certo facilitato il compito dei commissari che al termine dell'audizione saranno rimasti con qualche incertezza in più. E' entrato in un labirinto pieno di contraddizioni per concludere che lui "non è contrario" alla discarica a Riceci. Tuttavia essendo a meno di 2000 metri dal centro abitato dice che non si può fare, ma lui è un amministratore e non può interferire ed esprimere un giudizio, - ma l'aveva appena espresso !!!, - e la decisione è ora affidata solo ai tecnici. Per sintetizzare lui personalmente "non è contrario" alla discarica a Riceci, e i cittadini urbinati sensibili a queste tematiche e che hanno le case o transitano o passeggiano in questa zona, tra le più belle e paesaggistiche del circondario di Urbino ne traggano le dovute conseguenze, soprattutto al momento del prossimo voto amministrativo.
Le opacità che sono state sollevate dalla Commissione sono rimaste tutte. Se lui non era e non è contrario a Riceci come mai quando il Presidente della Provincia Paolini ha preteso le dimissioni del proprio delegato della Provincia in MarcheMultiServizi, non ha protestato e non si è dimesso?
Come mai se la discarica progettata a Riceci esula dalle normative vigenti, il delegato del Comune di Urbino dentro il Cda di MMS ha votato più volte a favore della realizzazione della discarica e non gli sono mai state chieste le dimissioni almeno per la superficialità dimostrata?
Come mai se MMS è quell'efficienza di società decantata si è affidata non ad una società tra le più blasonate e solide sul mercato nazionale, ma ad una sconosciuta società sammarinese per una discarica di tali dimensioni, un socio la cui affidabilità gestionale e finanziaria ha provocato tanti dubbi da parte dei commissari parlamentari?
Se la discarica a Riceci non si farà a chi saranno addebitate le cospicue risorse finanziarie impegnate da MMS nell'affare discarica, che come ha detto un commissario è attualmente una scatola vuota?
Tanta la confusione del Sindaco nell'audizione, dagli argomenti molto importanti a quelli meno. Ha ad esempio confuso la commissione parlamentare espressione di tutto il popolo italiano con una commissione del governo; ha sostenuto, anche lui, come i suoi sodali di estrema destra che vedono comunisti ovunque, che nella Giunta di Pesaro sono presenti i comunisti, quando invece nessuna formazione comunista ne fa parte. E ha concluso con una dichiarazione che certamente non avrà fatto felici gli agricoltori biologici del territorio urbinate: lui, Presidente di una cooperativa del biologico produce e vende prodotti agricoli provenienti da terreni adiacenti a due discariche, Cà Lucio e Cà Asprete, assicurandone però che sono in regola. Una brutta giornata per l'immagine della nostra città!!!
E per finire perché l'assessora Foschi, che ha partecipato ad alcune iniziative di protesta contro la discarica di Riceci, che ha votato contro la discarica in Consiglio Comunale, che ha dato le dimissioni dalla Giunta della Provincia in segno di protesta contro l'atteggiamento da lei giudicato non lineare del Presidente Paolini sulla discarica, che tuttavia si è dichiarato contrario, rimane nella Giunta di Urbino quando il suo sindaco si è più volte espresso "non contrario" alla discarica di Riceci? Nella lingua italiana "non contrario" è molto vicino a "favorevole". La poltrona vale molto più della devastazione di Riceci?
In definitiva da questa audizione traiamo le conclusioni che Gambini è molto vicino all'Ad di MMS Tiviroli, che entrambi non credono che il problema dei rifiuti si possa risolvere attuando un processo di economia circolare, secondo le indicazioni della Comunità Europea, e applicando la pratica delle cinque erre, riduzione degli imballaggi, riutilizzo, recupero, riciclo, raccolta differenziata. Il loro modello è ancora quello delle discariche e forse anche quello dell'inceneritore. Di qui la necessità che la gestione dei rifiuti debba essere pubblica. La presenza massiva dei soci privati in aziende che si occupano di questo settore provocano danni ecologici, tariffe alte, sperequazioni, decisioni sulla testa e sulla salute dei cittadini, perché ovviamente il socio privato cercherà di ottimizzare i profitti a scapito degli interessi della collettività. E quindi questa vicenda di commistione, confusa e opaca con i soci privati, ha dimostrato che anche MMS è lontana dagli interessi di salubrità e di salvaguardia del territorio. Sinistra per Urbino è invece a favore della gestione pubblica dei rifiuti, dell'economia circolare, della pratica delle 5 erre, del no a nuove discariche e del no all'inceneritore, temi che ha contribuito ad inserire e che si ritrovano nel programma della Coalizione che si oppone all'attuale maggioranza di Gambini. Obiettivo strategico "rifiuti zero". Urbino può salvaguardare il suo territorio solo con una gestione pubblica dei rifiuti, uscendo da MarcheMultiServizi.
SINISTRA PER URBINO 23 FEBBRAIO 2024
https://www.vivereurbino.it/2024/02/25/laudizione-di-gambini-in-commissione-ecomafie-una-giornata-infelice-per-limmagine-del-comune-di-urbino/229860/
https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/02/24/sinistra-per-urbino-audizione-del-sindaco-alla-commissione-parlamentare-ecomafie-giornata-infelice-per-limmagine-del-comune-di-urbino/