COMUNICATO CONGIUNTO
E' evidente da quanto riportato dalla stampa locale che Sgarbi non tollera essere criticato. Un brutto difetto per chi ricopre incarichi istituzionali e dovrebbe rappresentare l'intera collettività. Il violento attacco di cui è stato oggetto il prof. Ermanno Torrico, storico e studioso, Presidente dell'Istituto della Storia della Resistenza "E. Cappellini", a cui va tra gli altri meriti quello di aver consentito la conservazione di un immane e prezioso patrimonio di documenti storici e culturali del territorio e della Regione, è di una violenza e aggressività senza precedenti per la nostra cittadinanza; o meglio paragonabile solo a quello di cui furono oggetto da parte dello stesso Sgarbi i consiglieri di minoranza del Pd in Consiglio Comunale (giugno 2017). Possiamo ricordare a Sgarbi che l'Istituto Cappellini ha avuto il riconoscimento dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Umbria e delle Marche, per la “qualità” e la “ricchezza” del suo patrimonio documentario, degno di tutela da parte dello Stato (art.13 del D.Lgs 42/2004, Codice dei Beni culturali e del Paesaggio) e di recente come riportato dalla stampa locale dal Consiglio generale dell'"Istituto Parri” come Ente ad esso collegato. Lo Sgarbi in nome della libertà di parola si può permettere tutto e di più: ricordiamo la minimizzazione della pandemia, le espressioni su Silvia Romano, fin da ultimo l'inutilità e pericolosità delle mascherine in piena pandemia. E chi non è d'accordo, come il prof. Torrico, sulla sua candidatura alla Presidenza dell'Accademia non può scriverlo? Ma è questa la liberalità vantata dal pro sindaco Sgarbi? Lui può dire tutte le assurdità che vuole senza che altri possano replicare? Questo conferma tutti i limiti del personaggio e l'incompatibilità a ricoprire incarichi istituzionali. Chi ricopre incarichi istituzionali deve avere un comportamento consono al suo ruolo ed è ovviamente oggetto delle critiche per le sue dichiarazioni o i suoi comportamenti da parte delle opposizioni: è la democrazia. Rimanga pure a ricoprire quella figura di parte che è sempre stata, con le sue esternazioni provocatorie, quasi sempre non condivisibili, senza ambire a ruoli che sono contro la sua stessa natura. Le cose scritte da Sgarbi non meritano altre repliche, perché sono solo insulti e qualificano di per sé il personaggio. Ad Urbino le forze politiche sono solite scontrarsi anche duramente ma avendo ben chiari i limiti della creanza, dell'educazione e del rispetto democratico reciproco. Questi limiti, questi paletti perché un confronto anche aspro possa dirsi democratico, sono stati violati. Non saranno le nostre forze politiche, tessuto e garanzia della storia democratica della città, ad alimentare questo clima sgarbato. Prendiamo atto, infine, delle dichiarazioni del “Consiglio accademico” dell’ Accademia di Belle Arti, specificando che nessuno ha mai inteso e intende metterne in discussione l’autonomia o creare “interferenze”, ma la politica ha il diritto di esprimere le sue opinioni rispetto a una scelta che riteniamo inopportuna. Urbino 12 giugno 2020
ARTICOLO UNO
MOVIMENTO 5 STELLE
PARTITO DEMOCRATICO
SINISTRA PER URBINO