COMUNICATO DI SINISTRA PER URBINO
Sgarbi, se questo è un sottosegretario ….. E ora fuori dal Comune!
Alla fine non ha retto alle inchieste e alle incompatibilità certificate dall’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (i giornali scrivono di 28 eventi retribuiti per un totale di 300 mila euro), e alle indagini per riciclaggio di beni culturali ed esportazione illecita di opere d’arte per le quali rischia il rinvio a giudizio. Sgarbi quindi si è dimesso facendo un favore a Meloni e al suo governo che fino a ieri hanno fatto melina in attesa del parere dell’Agcm.
Sinistra per Urbino non gli ha mai fatto sconti in tutti questi lunghi anni, per il suo comportamento scurrile e volgare in Consiglio comunale e le sue mostre prêt-à-porter che non hanno certo giovato all’immagine della città, né portato fiumane di visitatori.
Finisce la storia di Sgarbi, sottosegretario di lotta e di governo, collezionista compulsivo e mercante d’arte, ma sopravviverà lo sgarbismo come specchio di gran parte del Paese anestetizzato dalla volgarità mediatica del personaggio e del suo narcisismo patologico che ha trasformato la critica d’arte in affabulazione e spettacolo con una ricaduta quasi nulla sulla qualità della sua produzione scientifica. Sgarbi non è mai cambiato, anche per l’indifferenza complice del milieu culturale che in non pochi casi ne ha imitato il modello comunicativo e condiviso il declino delle buone maniere.
La grande maggioranza degli urbinati, e non da oggi, trova ormai riprovevole e dannoso che Sgarbi sia associato alla città di cui indegnamente ricopre dal 2019 la carica di pro-sindaco per volontà di Gambini che gonfia il petto con orgoglio ogni volta che cita il “mio amico Vittorio”. L’incarico di pro-sindaco, onorifico e gratuito, è una novità assoluta per il nostro Comune che in passato non ne aveva mai sentito il bisogno. Si tratta, per altro, di una figura che per biografia e profilo politico-culturale è in molti casi legata alla città da un rapporto particolare per averne attraversata la storia e lasciato un segno, una sorta di rappresentante e garante delle virtù cittadine. È ovvio che questo non corrisponda al profilo di Vittorio Sgarbi, non fosse altro per essere un pregiudicato condannato in via definitiva per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Da tempo ormai la sua presenza in città si è rarefatta e tuttavia i suoi comportamenti continuano ad essere associati sulla stampa nazionale alla nostra città con evidenti danni di immagine per un sito dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.
Non chiediamo al sindaco né alla sua maggioranza di cospargersi il capo di cenere, tanto sono così umili che non ammetteranno mai di avere sbagliato, ma intanto le opposizioni in Consiglio comunale chiedano una riunione urgente del Consiglio e facciano votare una mozione per la revoca immediata della carica di pro-sindaco a Sgarbi e l’interruzione con l’ex sottosegretario di qualsiasi rapporto presente e futuro. Sarebbe un segnale gradito alla maggioranza degli urbinati e a tutti coloro che hanno a cuore il rispetto delle istituzioni. Che continui le sue sceneggiate da avanspettacolo in Parlamento, nelle Procure e nei Tribunali che lo aspettano per giudicarlo e si ricordi che è buona educazione tenere chiusa la patta dei pantaloni.
Sinistra per Urbino 3 febbraio 2024
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