venerdì 10 febbraio 2017

IL VOTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FERMIGNANO CONTRO IL RIPRISTINO DELLA FERROVIA E’ UN VOTO CONTRO L’ENTROTERRA.



Il voto del Consiglio Comunale di Fermignano che respinge la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle di richiedere il ripristino della Ferrovia, lascia basiti e sconcertati. E soprattutto sorprendono le motivazioni del  Pd, che liquidano l’impegno  per ripristinare la tratta come un argomento da campagna elettorale perché l’opera sarebbe troppo costosa. Demagogico e strumentale è poi il richiamo all’emergenza terremoto, secondo cui la ferrovia, di fronte alla tragedia che ha colpito la Regione, sarebbe un lusso da non prendere nemmeno in considerazione.  Ci domandiamo: ma questi amministratori,che ritengono troppo costoso il ripristino della ferrovia, conoscono i costi delle varianti della Fano–Grosseto per le sole circonvallazioni di Urbania (130 milioni) e Mercatello (40 milioni)? Come mai così coscienziosi di fronte ai costi della Ferrovia, che tra l’altro rientrerebbero nei costi dello Stato (dopo il voto del Parlamento che inserisce la Fano–Urbino tra le ferrovie turistiche), hanno invece taciuto di fronte agli sperperi di questi appalti pubblici, che subiranno poi aumenti nei costi finali? La mozione invitava a sollecitare la Regione a farsi interprete del voto parlamentare e a risanare la ferita del 1987 che sancì la soppressione della Fano-Urbino,  ed il voto negativo della maggioranza Pd segna un’altra pagina negativa di questo partito  contro le istanze democratiche e ambientaliste del territorio. Il Pd di Fermignano non conosce forse i vantaggi di avere una tratta ferroviaria per un territorio, sia per i collegamenti che per la tutela ambientale e per il contenimento dell’inquinamento ? (Anche nel mese di gennaio la provincia e Urbino hanno sforato più volte i parametri di inquinamento stabiliti dall’U.E. e rischiamo aumento delle  malattie respiratorie e ulteriori multe comunitarie). Dopo i tanti convegni, iniziative, studi, dibattiti, sembra ora superfluo dilungarsi sulla necessità fondamentale del ripristino della ferrovia e soltanto politicanti ottusi o mossi da interessi non palesati possono ostinarsi a negarlo.  Il Pd di Fermignano  si pone così contro gli interessi degli abitanti di Fermignano e di tutto l’entroterra, già ampiamente penalizzato dalle politiche del Pd provinciale e Regionale:  con la riforma sanitaria che ha chiuso numerosi centri sanitari, con il boicottaggio finora della lotta per il ripristino della ferrovia, e con lo smantellamento dell’Ersu, dell’Università di Urbino. Il Pd regionale e provinciale hanno sempre considerato il nostro entroterra come una colonia sacrificandolo agli interessi di potentati politici ed economici della costa, e le sue politiche ne hanno favorito l’impoverimento, la riduzione dei servizi, la spoliazione delle risorse, l’emigrazione dei suoi giovani.  Il Pd di Fermignano si allinea succube a queste politiche dei capi Regionali e Provinciali, ai Ricci e Ceriscioli di turno. Il Pd di Urbino, ha avuto il buon senso di schierarsi per il ripristino della Ferrovia, ma finora ben poca influenza ha sulle scelte regionali. Coloro che hanno votato per il PD dovranno riflettere sul ruolo di un partito le cui posizioni politiche sono contrarie agli interessi delle popolazioni dell’entroterra, così diviso in gruppi di potere da non garantire la governabilità democratica e popolare della Regione e delle nostre città.

Nessun commento:

Posta un commento