[Pubblichiamo questo contributo del compagno Ermanno Torrico,
Direttore Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione “E.Cappellini”-Urbino.]
Direttore Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione “E.Cappellini”-Urbino.]
Le
dichiarazioni del sindaco Bonci in merito al patrocinio concesso dal Comune di
Fossombrone alla mostra sull’impero fascista organizzata dall’Associazione
culturale “Il Parallelismo” e dall’annesso “Museo didattico Eravam tutti
balilla”, inaugurato da Giovanni Manoni nel settembre del 2013, denotano non
solo ignoranza storiografica, ma anche stupidità politica con il sottolineare
che il M5S è “apolitico e apartitico” e che in definitiva fascismo e
antifascismo pari sono. Una “neutralità” ’assurda perché la Costituzione è lo
Stato antifascista e quando un Comune patrocina una iniziativa è evidente che
ne approva il contenuto. Un bel regalo al neofascismo che da sempre rivendica
la pari dignità nell’ambito di un vergognoso revisionismo tra la RSI dei
traditori e dei servi dei tedeschi e la
Resistenza, in nome di una supposta “guerra civile”, ormai diventata senso comune, e che non perde
occasione per esaltare le opere del regime. Quanto ai cimeli, che non sono
propriamente dei documenti, essi possono essere compresi solo
contestualizzandoli all’interno di un percorso storiografico che renda
comprensibili le ragioni
dell’aggressione all’Etiopia, le stragi perpetrate dal gen. Graziani e l’uso
dei gas contro i soldati abissini e le popolazioni inermi. Su tutto questo
esiste una copiosa e autorevole produzione storiografica (Sbacchi, Del Boca,
J.L. Miège, Mockler ecc.). Ricordo al sindaco Bonci che la conquista
dell’Etiopia durò esattamente 5 anni,
fino al maggio del 1941, quando il Negus, con l’appoggio degli inglesi rientrò
ad Addis Abeba, non prima di aver pregato nella valletta dove furono trucidati
dal gen. Maletti 296 monaci copti di Debrà Libanòs. Sulle finalità
dell’associazione che ha organizzato la mostra non possono esserci dubbi. Altro
che cimeli! Se l’avventura del nostro “imperialismo straccione” iniziò nel 1936
per concludersi nel 1941, che bisogna c’era di allargare l’arco temporale al
1945 e inaugurare l’iniziativa proprio il 26 agosto, anniversario della
liberazione di Fossombrone? “L’Istituto “Cappellini” per la storia del Movimento di Liberazione” di
Urbino, solidarizza con l’Anpi e con tutti gli antifascisti contro
un’iniziativa intenzionalmente provocatoria.
Ermanno
Torrico (Direttore Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione
“E.Cappellini”-Urbino)
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