dal Resto del Carlino del 7.marzo 2019
LEGAMBIENTE PREMIA I COMUNI RICICLONI,
MA ANCORA UNA VOLTA
URBINO E GAMBINI SONO ASSENTI.
Legambiente Marche, in base al rapporto rifiuti della
Regione Marche del 2017, nei giorni scorsi ha premiato i Comuni Ricicloni, cioè
i Comuni che hanno superato la soglia, fissata per legge, del 65% di Raccolta
Differenziata. Tra i Comuni premiati nella nostra provincia, Pesaro, Fano, Fermignano, Montecalvo, Isola
del Piano, e tanti altri superano la
soglia prefissata, mentre altri comuni, come Peglio, Mercatello, Borgo Pace,
Lunano, Frontino, Terre Roveresche, raggiungono e oltrepassano l’80% della
raccolta differenziata. Urbino, tra i
Comuni fanalino di coda, si ferma al 57% e quindi tutti i cittadini
continueranno a pagare la sovrattassa che come prescrivono le leggi nazionali
ed europee, viene imposta ai comuni che non raggiungono tale soglia. Un altro insuccesso
del sindaco Gambini, che in qualità di assessore all’Ambiente, fallisce il
rientro nella legge, facendolo pagare ai contribuenti, e non mantiene ciò che
aveva promesso in campagna elettorale. Eppure non ci voleva molto per evitare questo
aggravio per i cittadini: bastava adottare il sistema di raccolta differenziata
porta a porta come suggerito innumerevoli volte nel corso degli ultimi
vent’anni dalle associazioni ambientaliste,da Legambiente, Cittadinanza Attiva
e da Sinistra per Urbino. Magari
mettendo in primo piano il raggiungimento dell’obiettivo di raccolta
differenziata intorno al 90% invece di quel risparmio di manodopera e mezzi che
piace tanto a MarcheMultiServizi . Un’altra perla del sindaco sedicente ambientalista.
E ciò dopo la vendita delle quote di
MarcheMultiServizi (quote pubbliche della società che gestisce acqua e rifiuti,
andate ad Hera) in cambio di un rudere al Sasso e di una liquidità consumata per i tipici interventi elettorali
per quel facile consenso che si è perduto durante la gestione amministrativa: coprire
buche e asfaltare pezzi di strade - cioè beni pubblici, investimenti in conto
capitale, consumati in spese correnti di ordinaria manutenzione. E dopo le
minacce di aumento delle tariffe sui rifiuti in seguito alla vittoria del
Comitato di Cà Lucio per la chiusura della discarica, col fine di sobillare l’ostilità
per punire la determinazione dei cittadini che hanno perseguito nei loro
diritti. Sinistra per Urbino propone di
rivedere il piano dei rifiuti, facendone
emergere le carenze e, come da tempo sostengono ambientalisti e Legambiente, di
incrementare la raccolta spinta del porta a porta e di avviare il sistema della
tariffa puntuale per ridurre al minimo i rifiuti da conferire in discarica. Soltanto
un ambientalismo legato a sinistra è un autentico ambientalismo per il
benessere dell’uomo e della natura, diversamente dal falso ambientalismo della
destra razzista – cui Gambini si è ormai legato e imbrigliato - che persegue la
divisione degli oppressi e semina l’odio tra le classi subordinate col fine di
perseguire i disegni di potere, propri e della classe sfruttatrice.
SINISTRA PER URBINO. 5.3.19
l'articolo pubblicato sulle testate on line
"Flaminia e dintorni" del 6.3.19 e su "Vivere Urbino" del 5.3.19.
https://www.flaminiaedintorni.it/2019/03/06/sinistra-per-urbino-legambiente-premia-i-comuni-ricicloni-ma-ancora-una-volta-urbino-e-gambini-sono-assenti/
https://www.vivereurbino.it/2019/03/06/legambiente-premia-i-comuni-ricicloni-sinistra-per-urbino-ancora-una-volta-urbino-e-gambini-sono-assenti/720261/
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