domenica 14 febbraio 2021

AVANTI PER IL RIPRISTINO DELLA FERROVIA. NO A PRETESTI ED ESPEDIENTI.

 La visita del Presidente della Commissione Trasporti Coltorti e del sen. Fede membro della stessa Commissione, entrambi del Movimento 5stelle,  e l'incontro con il Presidente della Regione Acquaroli, durante il quale si è parlato di viabilità, infrastrutture e anche della ferrovia Fano – Urbino, hanno rafforzato le speranza che qualcosa possa muoversi per la fattibilità di questa arteria, fondamentale per la vita dell'entroterra. Tuttavia ancora una volta stupisce l'ostinazione di chi continua ad insistere sulla ciclabile a 1 metro dai binari, il pretesto per opporsi in altro modo al ripristino della ferrovia. Egoismo e arroganza miopi  e controproducenti, perchè anche i residenti della costa sono interessati alla vivibilità dell'entroterra per avere scambi veloci e non avere conseguenze per migrazioni massive sui centri costieri. Attualmente, per tutto l'entroterra, la priorità è il ripristino della ferrovia, l'unico strumento che può consentire scambi veloci e sicuri con la costa di persone e merci, senza inquinare, riducendo gli intasamenti stradali e le continue spese per i rifacimenti del manto stradale. Poi nessuno è contrario che possa svilupparsi una rete di ciclabili; anzi ben vengano ma non a scapito della ferrovia, come i ferventi partigiani della ciclabile a fianco dei binari auspicano. Nessun ente o regolamento ferroviario consentiranno mai una ciclabile che corra a fianco della ferrovia, e questa ostinazione costituisce un espediente di coloro che in realtà si oppongono al ripristino per sostituire la tratta dei binari con la ciclabile; non è un caso che sono sempre gli stessi, prima esprimendosi palesamente contro e ora agitando la ciclabile accanto ai binari per continuare nella loro lotta di opposizione. Oggi chi si batte testardamente per la ciclabile a fianco dei binari lo fa perchè contrario al ripristino della ferrovia.  Non si comprendono le ragioni di autorevoli esponenti del Pd della costa nell' alimentare questa ostinazione. Sinistra per Urbino chiede che il Pd di Urbino e dell'entroterra intervenga pubblicamente sull'argomento e ponga il tema della ferrovia come discriminante nei rapporti interpartito. Il Pd dell'entroterra ha pagato un alto prezzo in termini di consenso per seguire una politica di subordinazione alle miopi scelte del Pd della costa sui temi della ferrovia, della sanità, delle infrastrutture, dell'ambiente e per politiche che hanno causato un lento e progressivo declino economico e sociale. Il silenzio, altrimenti, potrebbe apparire  complice di coloro che gridano e lavorano per sabotare i piccoli ma importanti passi che invece si stanno compiendo  per merito innanzitutto dell'AFVM e poi di tutti coloro che da tanti anni si stanno battendo per il ripristino della ferrovia, compresa Sinistra per Urbino. 

Sempre all'interno del Pd alcuni personaggi con visibilità mediatica hanno scoperto da ultimo la ferrovia, ma su un percorso ex novo di collegamento con Vallefoglia. Ora nessuno vuol togliere nulla a Vallefoglia, un centro produttivo di fondamentale importanza della nostra provincia, e non sarà sicuramente Sinistra per Urbino ad opporsi alla linea ferroviaria per Vallefoglia. Ma vorremmo far riflettere i loro proponenti: è già difficile procedere per il ripristino della Fano Urbino, dove esistono  binari e un sedime ferroviario già predisposti, a maggior ragione pensare ad un tratto ferroviario ex novo con un nuovo percorso, progettazioni, espropri ecc. Quindi, perchè non appaia anche questa, un'arma di distrazione di massa, per creare confusione e distogliere l'attenzione dall'obiettivo principale, tutte le forze che hanno a cuore l'avvenire del nostro entroterra si concentrino per il ripristino della ferrovia Fano – Urbino, che potrà costituire  la base per poi proseguire con altri percorsi. Qualsiasi altra proposta o invenzione rischia altrimenti di portare acqua al campo avverso. Si apra un tavolo di collaborazione tra tutte le forze, maggioranza e opposizione, si lavori unitariamente per trovare le risorse necessarie, anche ricorrendo ai fondi europei del Next Generation EU, si esca dall'annosa  passività e colpevole inazione da parte della Giunta Comunale di Urbino e dell'intero Consiglio. Soltanto attivandosi, unendo forze e risorse si potrà ritornare a vedere il treno sferragliare nelle nostre valli.   





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