DISCARICA DI RICECI, E GAMBINI RESTO' DA SOLO
Ha suscitato sconcerto tra i cittadini l'intervento del Sindaco Gambini nella seduta del Consiglio Comunale. Per il Sindaco, che in evidente deferenza si rivolgeva sempre alla sua destra, probabilmente in ossequio alle autorità di Marche MultiServizi, l'Amministratore Delegato Tiviroli ha fatto bene a presentare il progetto della discarica di Riceci, hanno fatto bene il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea dei delegati dei sindaci ad approvarlo. Ha inoltre reso vano il voto del Consiglio Comunale contro la Discarica di Riceci asserendo che "vale zero", un voto inutile, ( l'affermazione del sindaco di una città partecipe di una municipalizzata che si esprime delegittimando il voto unanime di un Consiglio Comunale su una discarica deturpante per il paesaggio urbinate e almeno problematica per la salute dei residenti, suona molto strana) e si è profuso in prolungate lodi nei confronti di Marche MultiServizi e dell'A. D. che ha fatto tutto bene, riportando approssimativi dati sulla suddivisione degli utili dell'azienda. Se MMS e il suo A.D. hanno fatto tutto bene non si capisce perché si arriva a Riceci che tutti condannano e su cui anche il Sindaco ha espresso, sebbene in ritardo e tra titubanze, la sua contrarietà. Confusione mentale per il troppo caldo? Opportunismo per non inimicarsi i cittadini ma difendere i legami con Tiviroli? Un colpo alla botte e uno al cerchio, o tenere il piede in due scarpe? Una serataccia per il Sindaco contestato dalla folta platea rumoreggiante di cittadini molto coinvolti.
E tutto ciò mentre le forze politiche che sorreggono la sua maggioranza prendevano le distanze e si esprimevano contro la discarica, come Urbino Città Ideale, La Lega, Forza Italia. A questo punto ci si chiede quale sia la posizione della giunta e della maggioranza sul progetto discarica di Riceci. I cittadini chiedono che sul mostro di Riceci si sollevi il velo di ipocrisia. Gambini ha ancora la fiducia dei suoi assessori e delle componenti della sua maggioranza? Gambini governa con il consenso delle sue forze politiche o su temi come Riceci esprime il suo parere personale opposto a quello delle forze politiche che sorreggono la sua giunta? Perché il membro del Cda di Urbino non racconta come sono andate veramente le cose? Perché continua a tacere? Ha votato a favore di Riceci su indicazione di Gambini? Gambini e il suo delegato nel Cda ne traggano le conseguenze politiche. E' urgente che si giunga ad un chiarimento. E siccome Gambini ha dichiarato che MMS, il suo amministratore delegato e il Cda hanno fatto bene ad approvare il progetto mentre le forze politiche che lo sostengono dicono il contrario, delle due l'una: o si dimettono gli assessori che hanno espresso una posizione contraria, oppure - come riteniamo auspicabile - si dimetta Gambini e si vada prima possibile a nuove elezioni, nelle quali la vicenda di Riceci e di MMS saranno inevitabilmente centrali.
Il progetto Riceci non ha il consenso dei Comuni che costituiscono la maggioranza dei soci di MMS, della Provincia, della parte pubblica del Cda di MMS che nell'ultima riunione si è espresso contro, delle centinaia di cittadini che hanno protestato in imponenti manifestazioni.
Nel Consiglio Comunale si è discusso poco del perché Riceci non può diventare una discarica e invece molto di come uscire da questo groviglio economico amministrativo. I consiglieri intervenuti erano più preoccupati di come risarcire il socio privato di Aurora, piuttosto che impedire la discarica a Riceci. Non vorremmo che come al solito siano i cittadini tramite l'aumento delle bollette a pagare le scelte sbagliate di MMS, perché sbagliato è stato ipotizzare una nuova discarica al di fuori del piano dei rifiuti, sbagliato è stato entrare nella società Aurora per il 40% con un notevole esborso di capitale pubblico, sbagliato è stato individuare il sito di Riceci per una discarica. Ma sebbene per i cittadini vale il detto chi sbaglia paga, per i cattivi amministratori e gli speculatori privati ciò non vale mai, e gli uni se la cavano con una pacca sulle spalle e anche con le lodi di Gambini, gli altri scappano con il gruzzolo in tasca. Riceci non è solo una bella vallata che verrebbe irrimediabilmente deturpata, ma esprime la politica nella gestione dei rifiuti e la sensibilità verso l'ambiente, i beni comuni, la salute dei cittadini e la salubrità dell'aria e dell'acqua.
Non vorremmo trovarci in situazioni simili al passato, quando il capitalismo ci ha mostrato come i privati con la complicità di partiti amicali e di governo entrano in affari loschi o ambientalmente poco sostenibili per poi abbandonare la partita con cospicui indennizzi pubblici sottratti alle spese per i servizi pubblici e pagati dai contribuenti con le tasse e con l'aumento delle tariffe. Sappiano, affaristi e amministratori che hanno combinato questo pasticcio a danno dei cittadini, che i contribuenti non sono disposti a pagare e nel caso venisse scelta questa ipotesi, sarà inoltrata una class action in difesa dei consumatori. E' necessaria una nuova politica dei rifiuti con una differenziata spinta che miri all'obiettivo "rifiuti zero", con l'opposizione all'importazione di rifiuti da fuori regione e all'inceneritore che già qualcuno comincia a proporre. La vicenda di Riceci ci insegna che solo una gestione pubblica dei beni comuni può salvaguardare i cittadini da pesanti conseguenze sulla salute e sull'inquinamento dell'aria e dell'acqua. Solo attorno a questi principi potrà nascere un'alleanza politica capace di risollevare la città e rappresentare un'alternativa a Gambini e agli interessi che la sua giunta ha rappresentato.
22.07.23
https://giornalesm.com/sinistra-per-urbino-discarica-di-riceci-e-gambini-resto-da-solo/
https://www.vivereurbino.it/2023/07/23/discarica-di-riceci-e-gambini-rest-da-solo/139333/
https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2023/07/24/sinistra-per-urbino-discarica-di-riceci-e-gambini-resto-da-solo/
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