lunedì 30 dicembre 2024

COMUNICATO DI SINISTRA PER URBINO. LA RISPOSTA AGLI INSULTI DI GAMBINI

 COMUNICATO DI SINISTRA PER URBINO

A chi ci chiedesse cosa sia il “gambinismo”  lo inviteremmo a guardare l’ultima seduta del Consiglio comunale di venerdì 27  dicembre e le posture di un caudillo di provincia, un mix di arroganza, populismo e incultura politica esibiti senza ritegno (urbino.consiglicloud.it/home). Lo spettacolo vergognoso di un sindaco che coltiva una concezione proprietaria delle istituzioni comunali, che non tollera le critiche e offende e disprezza l’opposizione con la sua brigata di consiglieri e assessori che ascoltano increduli e quasi straniti un fiume di parole concitate che spaziano su tutto e su niente.

Il Consiglio era chiamato a discutere argomenti molto importanti e impegnativi di ordine finanziario, l’alienazione di diversi immobili comunali, variazioni di bilancio  e modifiche tariffarie, ma  si è trasformato quasi subito in un palcoscenico occupato dal sindaco nei panni di un marchese del Grillo qualsiasi. A farne le spese è stata la capogruppo di Futura M. Francesca Crespini che contestava l’alienazione di parte del prestigioso immobile di Santa Chiara e gli errori commessi nell’operazione  del “rudere” dell’ex Megas. Incontenibile la replica aggressiva del sindaco  che visibilmente alterato ha chiesto addirittura al Presidente Mechelli di allontanare Crespini dalla sala consiliare. Un comportamento intollerabile che denota l’incapacità di contrastare sul piano dialettico e  propositivo le opposizioni ma anche il sintomo di un logoramento provocato dalla incapacità di dare risposte credibili ai problemi della città che ha bisogno di una visione, di un progetto, e non della propaganda.

Un nervosismo palpabile e incontenibile che è ricorso all’insulto più volgare contro chi critica MMS. Un  problema di prima grandezza che tocca le tasche dei cittadini con continui aumenti tariffari e una gestione fallimentare che propone soluzioni obsolete come le discariche e gli inceneritori. La difesa a spada tratta da parte del sindaco di MMS si è spinta al punto di definire come “dementi” («Questo sport provinciale (sic!) di sparare contro la nostra società io credo che solo un demente spara contro la propria società partecipata») chi, come Sinistra per Urbino, propone di ripubblicizzare MMS per restituire i beni comuni ai cittadini, costituendo una società pubblica per la gestione dell’acqua e dei servizi locali. Una soluzione indispensabile e urgente nell'approssimarsi della scadenza della concessione, per evitare che l'appalto sia preso da una multinazionale (con o senza Hera), e che tutelerebbe i lavoratori, i quali sarebbero stabilizzati nella nuova compagine societaria. A questo proposito sarebbe l'ora, semmai - e questo dovrebbero capirlo non solo Gambini e la destra ma anche il PD e il centrosinistra, che a MMS sono legati a doppio filo e da questo orecchio non ci sentono molto bene - di aprire un dibattito serio e non di nascondere gli scheletri nell’armadio o limitarsi a chiedere la cacciata di Tiviroli.

Sempre forte con i deboli, ma debole nei confronti degli interessi più forti, Gambini non è nuovo alla strategia degli insulti verso chi non lo ossequia e per la forza dell'abitudine non ci scandalizzano questi nuovi tentativi di mettere la mordacchia alla stampa. Né ci sorprende il suo amore viscerale per il privato: lui stesso rappresenta nella sua persona la ricchezza che si impadronisce della cosa pubblica. Ci preoccupa molto, invece, che viva in un mondo tutto suo e che la città sia in mano a un amministratore che ha ben poco da dire  sull'impatto di 30 anni di privatizzazioni, esternalizzazioni, smantellamento del Welfare. Sinistra per Urbino ricorda a questo proposito ricorda a questo proposito che qualche anno fa c'è stato un referendum con il quale i cittadini hanno espresso la loro volontà di sottrarre l'acqua e di conseguenza i beni comuni al profitto privato, un referendum disatteso da tutti.

Siamo nelle mani di nessuno, dell'incompetenza orgogliosa di essere tale, l'incompetenza che va in giro a parlare a nome di una città come Urbino. Sconcerta, tra l'altro, che uno che dovrebbe rappresentare la città nella sua interezza eserciti un potere che è tutto di parte, pronto all'insulto e incapace di ascoltare, comprendere, unire. E terrorizza il fatto che una persona che utilizza questo linguaggio e ragiona in questa maniera sia anche colui al quale spetta disporre i Tso. Urbino non merita questo degrado.

SINISTRA PER URBINO

https://www.vivereurbino.it/2024/12/31/lo-spettacolo-vergognoso-di-un-sindaco-che-coltiva-una-concezione-proprietaria-delle-istituzioni/403528/

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sabato 21 dicembre 2024

SINISTRA PER URBINO. CHI LAVORA PER IL SABOTAGGIO DEL RIPRISTINO DELLA FERROVIA.

 

SINISTRA PER URBINO. CHI LAVORA PER IL SABOTAGGIO DEL RIPRISTINO DELLA FERROVIA.

Non sorprende la bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra del Consiglio comunale di Fano della mozione presentata da Pd, In Comune con Mascarin e Fano Cresce, che impegnava l' Amministrazione a risolvere il problema dell’ex tratta ferrovia Urbino-Pesaro-Fano. Un problema da troppo tempo oggetto di progetti fantasiosi, a volte faraonici, per accantonare invece la soluzione più utile e richiesta dai cittadini: il ripristino puro e semplice della tratta. Non era quindi casuale la surreale ambiguità del testo della mozione in cui non si proponeva in termini inequivocabili il ripristino (termine mai usato nella mozione), della tratta. Si chiedeva, invece, il “riutilizzo pubblico e collettivo del sedime ferroviario”, “progetti integrati di modalità sostenibile” e una “ciclovia lineare e sicura” . Fuori dal politichese, sostituzione della tratta con mezzi di trasporto pubblico e trasformazione del sedime in pista ciclabile che in sostanza è l'obbiettivo anche del centrodestra il quale propone progetti, come quello del collegamento ferroviario diretto da Fossombrone a Pergola che richiederebbe tempi lunghissimi con il risultato di lasciare tutto com'è.
A questo punto è evidente che il Pd fanese insegue solo il progetto di Ricci, che risale al 2012, dello spostamento, a monte, della sezione costiera della tratta tra Pesaro e Fano disinteressandosi delle aree interne e del loro collegamento con la costa. Insomma siamo alle solite: per Ricci e gran parte del Pd l’entroterra è solo una “espressione geografica”, storicamente subalterna agli interessi dei due centri più importanti della provincia, buona per scampagnate, gite in bicicletta ed escursioni gastronomiche.
Quanto al sindaco Gambini pensa solo a darci delle fregature utilizzando la demagogia e la propaganda. Oggi sostiene il ripristino della tratta ma il suo presunto amore per la città e per la ferrovia, si è tradotto in realtà nella cessione a privati dei terreni della stazione, cessione che potrebbe pregiudicare il ripristino della funzionalità della stessa stazione nel caso in cui la ferrovia venisse riattivata. È il solito cerchiobottismo del nostro sindaco, che pensa di cavarsela con un colpo al cerchio – il regalo dei terreni ai magnati e ai poteri economici forti – e un colpo alla botte sbracciandosi per convincere gli urbinati che lui si sta dando da fare per ripristinare la ferrovia. E anche in questa occasione si è rifugiato nella ambiguità dichiarando di voler preservare la ferrovia, ma solo come “infrastruttura turistica” e non parte di un ampio progetto che ridisegni la viabilità provinciale.
Sinistra per Urbino, con coerenza da sempre sostiene il ripristino della tratta e invita il Pd a prendere una posizione più chiara e netta per contrastare il progetto di Ricci che ha l’appoggio del sindaco di Pesaro. Il nostro augurio è di rivedere quanto prima il treno a Urbino. Che infine si depositi tutto il polverone sollevato in queste settimane per discutere sul serio di viabilità, di sviluppo economico e del recupero per Urbino di una centralità culturale e amministrativa che non può che ricevere un positivo impulso dal ritorno del treno, un’efficiente e veloce metropolitana di superficie alternativa al trasporto su gomma che riduca i tempi per raggiungere la costa e collegarsi alla rete ferroviaria nazionale.
Sinistra per Urbino

https://www.vivereurbino.it/2024/12/14/fano-urbino-chi-lavora-per-il-sabotaggio-del-ripristino-della-ferrovia/395852

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/12/14/sinistra-per-urbino-ecco-chi-lavora-per-il-sabotaggio-della-ferrovia-fano-urbino/




SINISTRA PER URBINO LANCIA UNA PETIZIONE CON RACCOLTA FIRME NEL COMUNE DI URBINO PER IL SALARIO MINIMO

 SINISTRA PER URBINO LANCIA UNA PETIZIONE CON RACCOLTA FIRME NEL COMUNE DI URBINO PER IL SALARIO MINIMO 

PER UN SALARIO MINIMO COMUNALE DI 10 EURO L'ORA

Petizione popolare

Da almeno 3 decenni i salari dei lavoratori dipendenti diminuiscono in senso assoluto e relativo e rimangono molto lontani dall'inflazione reale. 

Questa situazione riguarda tutti i lavoratori e le lavoratrici ma colpisce in maniera particolarmente drammatica chi è stato schiantato dalle controriforme neoliberali del mercato del lavoro che hanno aumentato a dismisura la precarietà devastando l'esistenza di milioni di uomini e donne.

Ultimi nell'inferno degli ultimi, assieme ai rider e agli operatori della logistica, sono oggi i lavoratori e le lavoratrici delle cooperative (vere o finte) e delle numerose tipologie di società che svolgono il lavoro esternalizzato dagli enti pubblici di ogni tipo, pressati a loro volta a tagliare i costi a spese di chi lavora.

Sinistra per Urbino lancia una campagna di raccolta firme per una petizione che vogliamo rivolgere al Sindaco Maurizio Gambini, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale.

Come annunciato in campagna elettorale - e ricollegandoci alla nostra battaglia in difesa delle lavoratrici che operano con contratto multiservizi per conto di Erdis -, proponiamo che il salario minimo di 10 euro l'ora sia criterio inderogabile per l'assegnazione degli appalti alle ditte esterne da parte del Comune (in mancanza di retribuzione superiore), superando la logica del ribasso e reintroducendo un elemento di dignità del lavoro e di elementare civiltà umana.

Il Comune di Urbino, con un centro a vocazione turistica e commerciale, è pienamente impattato da questo problema. La misura che proponiamo garantirebbe un salario dignitoso a tutte le lavoratrici e lavoratori di cooperative che operano nelle esternalizzazioni comunali: ditte dei cantieri in appalto e subappalto, ristorazione e aziende che lavorano con concessioni.

Da sabato prossimo saremo al mercato e in altri luoghi per raccogliere le firme.

https://www.nonsoloflaminia.it/index.php/2024/12/03/sinistra-per-urbino-lancia-una-petizione-con-raccolta-firme-per-il-salario-minimo-comunale-di-10-euro-allora/

https://www.vivereurbino.it/2024/12/04/salario-minimo-sinistra-per-urbino-lancia-una-campagna-di-raccolta-firme/389696



SINISTRA PER URBINO HA PRESO CONTATTI CON LA NUOVA PRESIDENTE DELL'ERDIS A PROPOSITO DELLE LAVORATRICI DEI COLLEGI.

 

SINISTRA PER URBINO HA PRESO CONTATTI CON LA NUOVA PRESIDENTE DELL'ERDIS A PROPOSITO DELLE LAVORATRICI DEI COLLEGI.


Nei giorni scorsi Sinistra per Urbino ha contattato la nuova presidente di Erdis, la prof.ssa Agnese Sacchi. Sacchi ha mostrato grande disponibilità e altrettanto interesse per la questione delle condizioni di lavoro e salario delle lavoratrici in appalto Erdis, sulla quale stiamo cercando di risvegliare l’interesse pubblico e della quale si stava già informando in seguito all’articolo che avevamo pubblicato grazie al Corriere Adriatico.

Sacchi ha detto di non poterci incontrare perché il suo ruolo le consente unicamente incontri istituzionali, come quello avvenuto di recente con il Sindaco di Urbino. Comprendiamo questa posizione e ne apprezziamo il senso, dando per scontato che valga nei nostri confronti come per tutte le forze politiche. Lo apprezziamo tanto più perché – a differenza di chi l’ha preceduta, che non sembra aver mai preso in considerazione il problema del lavoro e che comunque non ha mai risposto alle nostre domande – Sacchi si è detta disponibile a incontrare direttamente le lavoratrici stesse per approfondire la questione.

Per quanto ci riguarda, proprio questo è l’obiettivo immediato: puntare i riflettori sulla drammatica condizione di quei lavoratori e di quelle lavoratrici della città e della provincia che, per tipologia di contratto e mansioni, più di tutti pagano il prezzo dei processi di privatizzazione e compressione del costo del lavoro avvenuti negli ultimi decenni.

La fine delle esternalizzazioni e la reinternalizzazione del lavoro, con l’introduzione di un salario minimo comunale per gli appalti banditi dagli enti pubblici – presto raccoglieremo le firme per un’apposita petizione da rivolgere alla Giunta comunale -, è invece l’obiettivo più ambizioso e di lunga durata

Sinistra per Urbino

https://www.vivereurbino.it/2024/11/30/sinistra-per-urbino-contatta-la-nuova-preseidente-erdis-a-proposito-delle-lavoratrici-dei-collegi/387822