ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO: SINISTRA PER URBINO SOSTIENE
LA LISTA “POTERE AL POPOLO”.
Sinistra per Urbino, in prossimità delle elezioni politiche
del 4 marzo ha esaminato i vari schieramenti per discutere e decidere la
propria posizione.
Viene confermato l’atteggiamento, già assunto nelle elezioni
amministrative del 2014, di riconoscere nei governi di Destra (Forza Italia,
Lega e Fratelli d’Italia) e di centro sinistra a guida Pd, la responsabilità di
aver precipitato l’Italia in una grave crisi, sociale, economica, politica,
istituzionale e culturale, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti : disoccupazione
giovanile intorno al 40%, precarizzazione del lavoro, fuga dei giovani
dall’Italia in cerca di un lavoro, aumento dello sfruttamento nei posti di
lavoro con inevitabile incremento di incidenti,
calo demografico per mancanza di sostegno alle famiglie, svendita di
importanti imprese nazionali alle multinazionali, asservimento militare,
politico ed economico verso gli Usa con inevitabili partecipazioni a guerre e
avventure Nato in vari teatri di guerra – Niger, Libia, Afghanistan, Siria,
ecc.- , subordinazione alle politiche liberiste internazionali e della Ue,
impoverimento culturale del Paese.
I lavoratori, i giovani e i pensionati hanno pagato duramente
la crisi, frutto delle politiche
scellerate dei governi di destra a guida Berlusconi e di centro sinistra a
guida Pd. Il livello di povertà ha raggiunto i 18 milioni di persone, mentre la
forbice tra una ristretta cerchia che possiede la ricchezza del Paese e la gran
massa dei cittadini che ne è esclusa, si allarga sempre di più. Sul piano
fiscale il governo si mostra generoso con le multinazionali, con i monopoli
della finanza e dell’industria, mentre si accanisce contro le piccole imprese,
gli artigiani i giovani delle partite Iva.
Nel campo dell’istruzione e della sanità si accelerano i processi di
privatizzazione, riducendo il diritto allo studio e alla salute a milioni di
famiglie. Permangono gravi discriminazioni sociali e salariali a danno delle
donne. Sull’ambiente la vocazione verde degli ultimi governi Pd si evidenzia
con la presa di posizione di Renzi nel referendum sulle Trivelle e un
incremento della produzione di CO2, complicando il raggiungimento degli
obiettivi che l’UE si è assunto con gli accordi di Parigi.
In questo clima di incertezza, insicurezza, precarietà si
evidenzia la crisi di una cultura improntata a valori di solidarietà, socialità
e partecipazione, mentre dilagano egoismi, individualismi, personalismi, cura
del particolare, che spesso sfociano in forme di razzismo di classe, nei
confronti degli immigrati perché poveri, ed emarginati. La responsabilità di
tutto ciò è da addebitarsi a chi ci ha governato per più di vent’anni, Destra
berlusconiana e classe dirigente del Pd, che pur in competizione tra loro nella
gestione del potere, hanno perseguito politiche simili, e talvolta appoggiato o
fatto parte di uno stesso governo. La decantata rivoluzione liberale si è
tradotta in uno sfrenato liberismo economico con lauti profitti per la classe
capitalista a danno del proletariato, dei lavoratori, delle classi subalterne.
Per questi motivi la campagna elettorale non potrà esimersi
dal denunciare tutto questo e “Sinistra per Urbino” invita a non votare il Pd
responsabile delle politiche liberiste degli ultimi sei anni, e tantomeno per
la destra berlusconiana, che portò il Paese alla bancarotta e presenta una
coalizione di cui fanno parte la Lega razzista e Fratelli d’Italia, che non ha
mai fatto i conti con il fascismo e la nostra Carta costituzionale nata dalla
Resistenza.
LA Lega di Salvini
cerca di ingannare i giovani presentandosi come una forza nuova e agitando lo
slogan “manette agli evasori”. In realtà la Lega è alleata con Forza Italia,di
Berlusconi che è stato condannato per frode fiscale –“ una evasione notevolissima”
è scritto nella sentenza. Salvini era già un dirigente della Lega, quando la
destra al governo varò il falso in bilancio per favorire l’evasione fiscale dei
grandi gruppi padronali e portò gli italiani a morire in Iraq e in Afghanistan.
Salvini fa parte di quella Lega che in Lombardia ha avviato un forte processo
di privatizzazione nel campo sanitario. La flat tax è un grande regalo per chi
guadagna molto a scapito dei lavoratori e dei giovani che si vedranno aumentati
i costi dei servizi a cominciare da quelli sanitari. Destra berlusconiana e Lega di Salvini hanno
avallato la nuova avventura militare colonialista in Niger.
Sbaglia chi, pur in buona fede, di fronte alla minaccia di
un governo di destra, si aggrappa alla logica del meno peggio, che in questo
caso sarebbe il voto al Pd. Questo ragionamento ci ha portato alla situazione
attuale: la classe lavoratrice e le classi subalterne, non hanno più una guida,
non hanno più una politica propria, non hanno più organizzazioni cui riferirsi.
Nel frattempo senza più orientamento, i consensi dei lavoratori si sono
rifugiati a destra, nella Lega, nel Movimento 5 stelle o nell’astensione.
Rinnovare la fiducia al Pd che ha perseguito una politica di
destra, significa favorire la destra.
Chi oggi vota per il Pd, per uno dei suoi cespugli o per il suo
possibile alleato di domani, vota per la manomissione della Costituzione
(ricordiamoci del referendum), contro la tutela dei lavoratori (abolizione
dell’art.18), per la precarizzazione del lavoro (Jobs act), per la famigerata
“Buona Scuola” che ha accelerato i processi di privatizzazione nella pubblica
istruzione, per i tagli dei fondi
destinati all’Università e alla sanità pubblica delle Regioni, con la rincorsa
verso le privatizzazioni. Chi vota Pd, vota per una politica sull’immigrazione che
sta causando centinaia e centinaia di morti (accordi con i gruppi militari
libici e conseguente legittimazione della schiavitù dei profughi nei campi di
detenzione, conferma della Legge Bossi –Fini), vota per la rapina attuata ai
danni dei risparmiatori (scandalo Banche, con azzeramento di migliaia di
risparmi), per una classe politica corrotta (Caso Consip, Mps e Banca Etruria),
per l’asservimento degli interessi nazionali all’alleato americano
(Afghanistan, Ucraina, Siria, Libia).
Non ci convince la proposta di Liberi e Uguali, sebbene
abbia cercato di presentarsi come forza di sinistra in opposizione alla
dirigenza renziana del Pd. Non ci convince perché più che una presa d’atto
delle politiche liberiste degli ultimi vent’anni di cui è responsabile anche l’attuale
gruppo dirigente di LeU, appare come una forza esterna al Pd che cerca di
scalzare il gruppo di Renzi per riconquistare il Pd e per continuarne, in forma attenuata, la sua politica. Infatti
la riproposizione della coalizione fallimentare del centro-sinistra, il
rivendicare le politiche di liberalizzazione che hanno significato
privatizzazione di tanti servizi, la prospettata partecipazione al governo del Presidente con
Forza Italia e Pd, la conferma di tutti gli impegni internazionali e alleanze
militari, più che rassicurare, sono
fonte di grande preoccupazione. Siamo convinti che molti militanti ed elettori
di questa formazione sono di sinistra, ma pensiamo che subiranno una delusione
e li invitiamo pertanto a non votare per questa lista perché il suo gruppo
dirigente non ha avviato quella necessaria revisione delle politiche dei
governi di centro sinistra.
Nel Movimento 5
stelle, è in corso un ripiegamento a destra. Il candidato alle politiche Di
Maio, alla Regione Lazio Lombardi, le vicende della giunta romana e l’abbandono
di Di Battista, il rifiuto di votare lo “ius sol”i sono tutti segnali che vanno in questa
direzioni. Di Maio ha rivendicato la Rivoluzione liberale tradita da Berlusconi,
è stato il più duro nella vicenda degli immigrati, da cui trasparivano venature
razziste , ha fornito garanzie agli Usa sulla
partecipazione nella Nato e sugli stretti rapporti d’alleanza: tutti elementi che ci portano alla conclusione
che il Movimento 5 stelle sia impegnato più a rassicurare i poteri forti del
nostro paese e a presentarsi come forza di garanzia dell’attuale sistema
economico-sociale, che come movimento di cambiamento.
La Lista di Potere al Popolo è costituita da giovani
lavoratori, disoccupati, precari, studenti e intellettuali, che in questi anni
hanno partecipato e organizzato manifestazioni contro questo sistema sociale di
sfruttamento. Diversamente dai candidati del Movimento 5 stelle, autentici
manichini dall’immagine perbenista per le tv e alieni dalle lotte sociali, i
candidati di questa lista si sono impegnati nelle lotte e hanno dimostrato che
i propri interessi individuali si possono difendere soltanto unendo gli
sfruttati, organizzando comitati di precari, disoccupati, studenti. E’ una
lista costituita da coloro che questa società vuol ridurre a numeri, vuol
emarginare e relegare a strumenti da sfruttare. Ne fanno parte anche i giovani
dei NO TAV (l’alta velocità Torino Lione), NO TRIV(le Trivelle petrolifere di
Renzi), NO MUOS,( il mastodontico sistema di telecomunicazioni Usa impiantato
in Sicilia), NO TAP (il gasdotto che dalla Puglia risalirà lungo tutto
l’Appennino), Comitati per l’acqua pubblica, lavoratori impegnati nel sindacato
di base e nei sindacati tradizionali che si sono impegnati in difesa del posto
di lavoro, contro lo sfruttamento, il lavoro precario e la privatizzazione dei
servizi, i movimenti impegnati per la pace e per l’uscita dell’Italia dalla
Nato, le principali organizzazioni comuniste, come Rifondazione Comunista e il
Pci, e quella parte di Sinistra Italiana che non ha accettato di confluire
nelle ambiguità di Liberi e Uguali.
Sinistra per Urbino che ha condiviso e sostenuto le stesse lotte
sociali di questi anni esprime la sua vicinanza politica a questa formazione e
il 4 marzo invita a votare per la lista POTERE AL POPOLO.
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