Mentre in tutto il mondo i giovani
scendono in piazza preoccupati per le conseguenze provocate dal riscaldamento
climatico e in difesa dell’ambiente, il sindaco di Urbino procede a un forte ridimensionamento
del Centro di Educazione Ambientale (CEA) riducendo l’uso degli spazi della Casa delle
Vigne e ipotecando, di fatto, la stessa sopravvivenza del Centro.
La Casa delle Vigne fu a suo tempo
ristrutturata con finanziamenti dell’Europa, della Provincia e del Comune
finalizzati alla creazione di un Centro di Educazione Ambientale che si è
avvalso dell’attività di decine di volontari e ha costituito un importante
punto di riferimento per convegni e dibattiti sui temi ambientali. Una meta per
centinaia di scolaresche del territorio provinciale e regionale per apprendere
i principi dell’economia circolare, le buone pratiche del riciclo e della
riduzione dei consumi per contenere i rifiuti, la protezione dell’ambiente e la
difesa della natura.
Si può dire che il CEA appartenga
all’intera comunità marchigiana che ha saputo apprezzarne le iniziative,
difenderne l’impegno, accrescerne il prestigio. Ora tutto ciò viene messo in
discussione perché il sindaco intende ospitare nei locali del CEA un servizio
sanitario, certamente utile, ma che andrebbe ubicato in una sede più consona e dall’accesso
più comodo.
Una condivisione degli spazi
problematica che comporterebbe l’impraticabilità di alcune attività di
laboratorio e un loro forte ridimensionamento complessivo. Un servizio di
volontariato a favore dei malati di Alzheimer, va certamente favorito e
incoraggiato, perché utile, importante e indispensabile, ma non
contrapponendolo all’educazione ambientale e privando la città di un servizio
altrettanto fondamentale.
Infatti si rischia che le attività di
laboratorio per i gli studenti vengano fortemente ridotte e alcune eliminate,
la sala riunione e conferenze viene meno, biblioteca, videoteca ed emeroteca,
luogo di consultazione di numerosi studenti universitari e di scuola superiore,
probabilmente spariranno, tante attività che hanno coinvolto finora centinaia
di cittadini verranno annullate.
Anziché migliorare la struttura, a
cominciare dalla sistemazione del tetto - da anni ci piove senza che l’Amministrazione
abbia mosso un dito per impedire le abbondanti infiltrazioni, nonostante le
continue sollecitazioni di Legambiente - l’Amministrazione comunale ha deciso
di infliggere un colpo mortale alle attività del CEA.
Le sottoscritte forze politiche, molto
preoccupate, chiedono che si receda da un provvedimento così deleterio e che
si trovi una soluzione diversa e migliore per il servizio di volontariato a
favore dei malati di Alzheimer senza compromettere la preziosa attività del
CEA.
Partito Democratico
Viva Urbino
Sinistra per Urbino
Partito Articolo UNO
Movimento 5 Stelle Urbino
Giorgio Londei, capogruppo in Consiglio Comunale di “Prospettiva Urbino”,
“Nel Bene Comune”, “I Moderati per Urbino”, “Uniti per Urbino”.
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