Da anni
docenti e famiglie esprimevano preoccupazioni sulla messa in sicurezza del
Liceo Classico: si è aspettato invece che il problema esplodesse mettendo a
repentaglio l’anno scolastico. Gli studenti e il personale saranno spalmati in
varie sedi provvisorie con gravi disagi. E che ne sarà, a questo punto, della
prevista ma mai avviata ristrutturazione di Piansevero?
Abbiamo
appreso dai giornali che la discarica di Cà Lucio verrà riaperta, nonostante
una sentenza contraria del Consiglio di Stato. Alla fine di settembre del 2016
Gambini affermava che “la discarica di Ca’ Lucio sarà chiusa in 5 anni”:
conosciamo adesso quanto valga la sua parola, cioè zero. Intanto l’emergenza
ambientale rimane e si è solo placata la protesta dei residenti con incentivi
economici sulle bollette. Ma la salute non si monetizza e i danni ambientali
ricadono su tutto il territorio e per i decenni futuri.
Continuano
anche i disagi all’ospedale di Urbino, dovuti all’endemica mancanza di
personale: ci scrive una signora che ha dovuto attendere nove ore al pronto
soccorso e non è certo l’unico caso.
Nel
frattempo, l’anniversario della morte di Volponi è passato sotto silenzio e
sulla ferrovia nessuna iniziativa è stata presa nonostante le tante promesse.
Anche la
manutenzione del territorio è del tutto insufficiente: a Urbino 2 – ma tanto,
sono migranti! - da giorni manca l’illuminazione pubblica.
A Mazzaferro
invece è da più di un anno transennata la strada che porta alla scuola
elementare, mentre il camminamento che unisce il quartiere al centro rimane
solo argomento della campagna elettorale (l’ultima e quella precedente). Sempre
a Mazzaferro, in via Grandi ogni tre/quattro mesi si rompe la condotta idrica,
sempre nello stesso punto, con perdita di centinaia di litri d’acqua – tanto
pagano i contribuenti!
Anche la
strada per il Tufo e Montesoffio è a rischio: stretta e piena di curve, senza
limiti di velocità, percorsa da camion e da motociclisti che la scambiano per
una pista di Misano.
Potremmo
continuare a lungo.
Gambini in
campagna elettorale ha riaffermato di non essere né di destra né di sinistra.
Ma dopo aver portato in Consiglio Comunale la Lega, ora si è presentato in
conferenza stampa con la Foschi tessendo le lodi di Berlusconi e di Forza
Italia. E’ ormai un militante e attivista di destra: materia di riflessione per
quei cittadini di sinistra che abbindolati da qualche promessa o da qualche
prebenda gli hanno confermato il consenso il 26 maggio. E anche per quei
“democratici” che sono corsi ad arruolarsi tra le sue file per qualche poltrona
o per scampoli di visibilità.
Le sue nuove
idee di destra, del resto, si sono subito materializzate in una battaglia
contro le associazioni progressiste di volontariato della città, come
l’Istituto della Storia della Resistenza e Legambiente – Centro di Educazione
Ambientale.
Il quadro
che ne esce è desolante. Manca non solo un progetto di città, - pretesa
eccessiva da questo sindaco e dai suoi collaboratori – ma anche attenzione alle
cose piccole ma importanti.
La città sta
morendo, la popolazione, in calo preoccupante, invecchia mentre i giovani l’abbandonano,
soprattutto i suoi cervelli più talentuosi. Gli esercizi commerciali chiudono,
diminuiscono le attività produttive, nonostante la presenza dell’Università e
il patrocinio UNESCO.
Urbino a
settembre appare una città allo sbando e la colpa è in primo luogo del Primo
Cittadino e di chi ne ha sostenuto la rielezione. Il nostro auspicio è che le
opposizioni riescano a condurre una battaglia comune, con iniziative sulle
questioni più urgenti, per metterlo di fronte alle sue responsabilità.
pubblicato su "Vivere Urbino" del 20.9.19
https://www.vivereurbino.it/2019/09/21/scuole-discarica-ospedale-sinistra-per-urbino-gambini-nuoce-gravemente-alla-citt-di-urbino/747428
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