14 settembre, ore 8. La campanella
scandisce il primo giorno della buona scuola, il cui impeto
riformatore ha travolto le barriere difensive erette da insegnanti e
sindacati impauriti dal nuovo che avanza. Certo, prima che la nuova
macchina dispieghi tutta la sua potenza, dovrà passare un po' di
tempo e qualche decreto attuativo, ma ,intanto, alcune sue
articolazioni periferiche si sono messe in moto e sono pronte a
rinvigorire il corpo asfittico della vecchia scuola.
E' partita, infatti, la grande campagna
di assunzioni che, finalmente, garantirà un posto di lavoro
dignitoso a tanti docenti precari o disoccupati e continuità
didattica agli studenti. La prima settimana qualche cattedra risulta
ancora scoperta , ma , avendo seguito l'acceso dibattito suscitato
dal provvedimento del ministro Giannini di spostare su lunghe
distanze gli aspiranti insegnanti, non ho dubbi: trattasi o dei
soliti meridionali che preferiscono continuare a godersi la vita di
spiaggia , piuttosto che trasferirsi sotto cieli più inclementi, o
di qualche docente facinoroso che, pur di mettere i bastoni fra le
ruote al governo, è anche capace di rinunciare all'allettante
prospettiva della messa in ruolo.
Passati i primi giorni, noto aggirarsi
nei corridoi della scuola volti nuovi e giovani e la mia indole di
gufo deve piegarsi all'evidenza : il più grande piano di
assunzioni che la scuola italiana abbia mai conosciuto è cominciato.
Mi avvicino, saluto i nuovi arrivati, mi congratulo con loro; mi
rispondono mestamente che resteranno lì fino all' arrivo degli
“aventi diritto” , misterioso frutto del tardo autunno che giunge
a maturazione ogni anno nelle scuole fra novembre e dicembre e che
sostituisce la prima infornata di supplenti, ai quali è stato
destinato solo l' assaggino di un piatto su cui altri vantano più
consistenti diritti. La successione non è mai indolore e provoca,
puntualmente, sconquassi didattici ed anche emotivi (per gli
studenti più sensibili) nelle classi, seguita da rituale,nonché
inutile, protesta dei genitori .
Francamente, non capisco e continuo a
non capire quando il pomeriggio seguente, al Collegio, oltre ai “non
aventi diritto”, rivedo diversi precari dell' anno scorso che non
sapevano bene che fine avrebbero fatto con la nuova legge, non
rientrando nelle graduatorie prese in considerazione. Sono stati
riassunti dopo l' inizio delle lezioni e sono ancora precari.
I soliti malpensanti vanno sostenendo
che, questo delle assunzioni, è puro illusionismo: non c'è turn
over grazie alla riforma dell'età pensionistica più radicale che l'
Europa abbia conosciuto, non è stato ridotto il numero di studenti
per classe, non è stato aumentato il tempo scuola. Come si possono
creare nuovi posti di lavoro? Che siano sempre gli stessi
insegnanti che girano sulle stesse cattedre? Qualche immissione in
ruolo hanno pur dovuto farla, per evitare al Paese la pesante
sanzione economica prevista in sede europea per l' abuso di lavoro
precario nella scuola e ha coinvolto chi lavorava già da anni e anni
con contratti a tempo determinato.
A questo punto, sento risvegliarsi il
vecchio gufo che sonnecchia in me, ma ho deciso di “pensare
positivo” e, sopita ogni sterile polemica, mi preparo a discutere
sull'organico aggiuntivo per il quale dobbiamo scegliere gli ambiti
di potenziamento. Il Miur ci ha inviato una lunghissima circolare, in
cui il solito linguaggio che mescola virtuosismi pedagogici e
grisaglie burocratiche definisce i 7 campi di potenziamento
(linguistico, scientifico, laboratoriale....) sui quali il Collegio
esprimerà in ordine crescente le proprie preferenze. Alla nostra
scuola , un onnicomprensivo con oltre 700 studenti, spetteranno tre
insegnanti in più, sulle cui modalità di intervento ( in classe per
sostenere gli studenti più deboli, il pomeriggio per attività di
approfondimento, preparazione di progetti, sostituzioni dei colleghi
malati...) non si accenna affatto, nonostante la lunghezza del
documento.
Di fronte a tanta indeterminatezza,
avvertiamo tutti il rischio che i nuovi arrivati vengano utilizzati
come docenti tuttofare, ovvero tappabuchi; comunque, compiliamo
diligentemente l' elenco dei campi di potenziamento. Mi sembra di
capire che i tre dell' organico aggiuntivo siano il primo risultato
tangibile della famosa campagna di assunzioni promessa dal governo.
Intanto, li aspettiamo...... Abbiamo deciso, come altre scuole, di
aspettare pure ad eleggere il Comitato di valutazione che si
esprimerà sul riconoscimento economico dei docenti più meritevoli.
Aspettiamo che i Sindacati rientrino dalle vacanze e diano
indicazioni precise su come muoverci in merito a tanti aspetti
confusi e discutibili della nuova legge, uscita dagli emendamenti
estivi diversa dal DDL iniziale. Nel frattempo, continuiamo a fare
ciò che abbiamo sempre fatto: la scuola.
A seguire.....
P. S. Avevo appena chiuso la mia
cronaca spicciola da un Istituto dell'entroterra, quando ho avuto la
conferma di non rientrare in quel ristretto gruppo di insegnanti
meritevoli che costituiranno il nerbo della scuola riformata . Da una
comunicazione inviata per posta elettronica a tutti i docenti,
apprendo che viene organizzato un corso di formazione sulla 107
destinato “alle alte professionalità della scuola”, così
declinate: docenti collaboratori del Dirigente Scolastico, docenti
funzioni strumentali, docenti gruppi POF (Piano Offerta Formativa),
docenti RAV ( Autovalutazione di Istituto).
A questo manipolo scelto, poi, il
compito di diffondere il Verbo renziano negli strati più bassi
dell'ordinamento scolastico. Il premio di produzione bisogna pur
cominciare a guadagnarselo.
Fernanda Mazzoli
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